1 021
Fashion Jobs
BALENCIAGA LOGISTICA S.R.L.
Balenciaga - Supply Chain Specialist
Tempo Indeterminato · CERRETO GUIDI
MICHAEL PAGE ITALIA
Retail Director Outlet Emea - Fashion - Milano
Tempo Indeterminato · MILAN
SHOWROOM 999
Area Manager Italia/Estero
Tempo Indeterminato · MILANO
FOURCORNERS
Customer Service Specialist
Tempo Indeterminato · DUBAI
MICHAEL KORS
Sales Supervisor, Bergamo (Orio al Serio) - Part Time 32h
Tempo Indeterminato ·
ANTONY MORATO
District Manager Retail
Tempo Indeterminato · NOLA
MICHAEL PAGE ITALIA
Area Manager Franchising Estero - Abbigliamento Lusso - Milano
Tempo Indeterminato · MILAN
RANDSTAD ITALIA
Responsabile Vendite (Tessuti Per Arredamento)
Tempo Indeterminato · MONZA
JIMMY CHOO
IT Factory Senior Manager
Tempo Indeterminato · FLORENCE
GUCCIO GUCCI S.P.A.
Gucci_mrtw Design Collection Development Manager
Tempo Indeterminato · MILAN
CONFIDENTIEL
Customer Service Specialist
Tempo Indeterminato · MILAN
LPP ITALY SRL
Project Manager
Tempo Indeterminato · MILANO
ANTONIA SRL
Buying Assistant_customer Care
Tempo Indeterminato · MILANO
FLAVIO CASTELLANI
Showroom
Tempo Indeterminato · MILANO
SKECHERS
Customer Service Representative
Tempo Indeterminato · VIMERCATE
LENET
Addetto/a Affari Generali e Societari
Tempo Indeterminato · BOLZANO
HERMES ITALIE S.P.A.
Stock Operations Manager - Boutique Milano
Tempo Indeterminato · MILANO
HERMES ITALIE S.P.A.
in Store Customer Experience Specialist - Boutique Firenze
Tempo Indeterminato · FIRENZE
HERMES ITALIE S.P.A.
in Store Customer Experience Specialist - Boutique Roma
Tempo Indeterminato · ROMA
HERMES ITALIE S.P.A.
in Store Customer Experience Supervisor - Boutique Milano
Tempo Indeterminato · MILANO
HERMES ITALIE S.P.A.
Press And Showroom Relations Coordinator
Tempo Indeterminato · MILANO
FOURCORNERS
Responsabile Ricerca Pellami, Tessuti, Accessori e Lavorazioni - Calzatura
Tempo Indeterminato · VENEZIA
Versione italiana di
Laura Galbiati
Pubblicato il
21 set 2021
Tempo di lettura
3 minuti
Scarica
Scaricare l'articolo
Stampa
Dimensione del testo

Tessile/abbigliamento: le esportazioni europee tornano a crescere

Versione italiana di
Laura Galbiati
Pubblicato il
21 set 2021

Nel 2020, la UE ha registrato una contrazione del -12% nelle esportazioni di abbigliamento e del -14% quelle tessili. Tali attività sono tornate a crescere nella prima metà del 2021, mentre le importazioni hanno registrato livelli stabili, secondo il French Fashion Institute.


Shutterstock


I 27 paesi dell'Unione hanno esportato 14,8 miliardi di euro di abbigliamento durante i primi sei mesi dell'anno. Un aumento che riguarda sia l'Asia, a +35% (3,5 miliardi di euro), sia i paesi del bacino del Mediterraneo, a +29% (723.996 milioni di euro), oltre al resto dei mercati export, a + 38% (10,5 miliardi). La Svizzera (+19%) resta il primo cliente dell'abbigliamento europeo, davanti al Regno Unito, che a causa della Brexit è l'unico Paese della top 20 a rimanere in calo, con un -36% rispetto al primo semestre 2020.
 
Seguono gli Stati Uniti (+26%) e soprattutto la Cina, verso cui le esportazioni sono esplose del +86% nel periodo. Segno di una ripresa che viene confermata dall’aumento delle esportazioni verso Hong Kong (+8%) e Macao (+120%). Tra gli altri fatti degni di nota, Taiwan, al 20° posto nel 2020, esce dalla classifica, mentre l'Australia scende dal 9° al 17° posto.

Per quanto riguarda le esportazioni tessili, il 2020 è stato segnato da un calo del -14%, mentre il primo semestre del 2021 mostra un aumento dello stesso ordine, per un totale di 12,1 miliardi di euro. I primi clienti della Ue restano gli Stati Uniti (+18%), davanti al Regno Unito (-4%), unico Paese nella top 20 a calare insieme al Giappone (-11%), sceso al 14° posto.
 
Da segnalare che forti incrementi negli ordini si sono registrati in Turchia (+16%), Marocco (+34%) e Tunisia (+21%), oltre che in altri Paesi di produzione come Messico (+23%), India (+47%) e Vietnam (+15%).

IFM


Sul fronte importazioni, la ripresa è più relativa per via della prudenza di fronte a una crisi la cui conclusione è attesa da tempo, ma anche a causa dell'aumento dei prezzi di alcuni materiali e a costi di trasporto senza precedenti.
 
Le importazioni europee di abbigliamento, diminuite del -12% lo scorso anno, sono aumentate solo del 3% nella prima metà del 2021, a 31,3 miliardi di euro. Un incremento dovuto in minor parte ai fornitori asiatici (+3%) rispetto a quelli dei Paesi del bacino del Mediterraneo (+ 25%).
 
Si sono infatti registrate forti accelerazioni delle importazioni dalla Turchia (+23%), dal Marocco (+43%), dalla Tunisia (+19%) e persino dall'Egitto (+12%). Dal canto suo, la Cina, scesa del -4% lo scorso anno, ha iniziato il 2021 con un aumento del 2%, mentre il Bangladesh è cresciuto dell'8%, dopo il calo del -17% registrato nel 2020.
 
Tra i fatti di rilievo, va segnalato che il calo del -9% registrato lo scorso anno dalla Birmania si sta aggravando: i disordini legati al colpo di Stato locale stanno facendo scendere gli ordini europei del -16%.

IFM


Per quanto riguarda le importazioni europee di tessili, occorre ricordare che le dogane contano gli ordini per le mascherine sanitarie in questa categoria, il che ha portato a un'esplosione del 66% delle importazioni tessili europee lo scorso anno.
 
Il calo del -38%, a 16,5 miliardi di euro, delle importazioni tessili europee nella prima metà del 2021 è dunque da considerare un ritorno alla normalità. La Cina (-62%) resta in testa alla classifica, davanti a Turchia (+38%), India (+36%) e Pakistan (+11%). Cifre che suggeriscono su tutto l'esercizio livelli più vicini ai 31,1 miliardi di importazioni tessili registrate nel 2019, diventato ormai l’anno di riferimento.

Copyright © 2024 FashionNetwork.com Tutti i diritti riservati.