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11 feb 2014
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Tessile: -2,4% nel 2013, fiducia per 2014

Pubblicato il
11 feb 2014

In occasione della cerimonia inaugurale del salone del tessile Milano Unica, giunta alla sua 18ma edizione, è stato presentato il bilancio preconsuntivo della tessitura italiana, stimato in calo del 2,4%, con un fatturato complessivo di 7,8 mld di euro (nel 2012 il tasso di decremento era stato del 4,6%). La tessitura serica e della maglia sono in aumento, malgrado il rallentamento della seta nell’ultimo trimestre. Tessitura laniera in calo, tessitura liniera e cotoniera anch'esse in diminuzione, le quali evidenziano, però, un rallentamento del ritmo di caduta a confronto dei risultati del 2012.

Tutto pieno in Sala Bolaffio per la cerimonia di apertura di Milano Unica 18a edizione.


L’export settoriale registra un fatturato di oltre 4,3 miliardi di euro, in diminuzione del -1,4%, , mentre l’import, in virtù dei risultati dei tessuti a maglia e di cotone, torna a crescere nelle misura del +3,2% (a quota 1,9 miliardi di euro). Il comparto fa, comunque, registrare, per il quinto anno consecutivo, un positivo saldo della bilancia commerciale, che è risultato di 2,4 miliardi di euro. Tra i primi 15 mercati di sbocco della tessitura, crescono la Turchia (+3,6%), la Bulgaria (+4%), Polonia (+5,8%) e Svizzera (+4,9%). mentre gli altri Paesi calano, tra cui: Germania -1,5%, Romania -3,3%, Francia -5,7%,Tunisia -13,1%, Cina -2,7%.

Tra le destinazioni le aree intra-UE si sono rivelate più favorevoli rispetto a quelle extra-UE: mentre le prime hanno contenuto le perdite al -2%, le seconde cedono il -4,4% da gennaio ad ottobre 2013, in controtendenza rispetto a quanto rilevato nel periodo 2010-2012. L’intra-UE continua, peraltro, ad assorbire la quota maggioritaria dell’export di tessuti italiani, mostrando un’incidenza del 52,1%.

Le importazioni sono in lieve aumento dopo vari anni di caduta, la Cina è al 1° posto tra i Paesi da cui importiamo di più, seguita dalla Turchia, che ha fatto un balzo del +18%. Segue poi il Pakistan, che segna un 14%.

Anche l’occupazione del comparto risulta ancora in calo. Secondo l’indagine campionaria congiunturale del Centro Studi SMI, che prende in considerazione le aziende tuttora attive che hanno licenziato (quindi senza contare le chiusure), l’occupazione è risultata in calo del -7,3% nei primi 9 mesi del 2013 nel comparto cotoniero; mentre l’occupazione nella tessitura laniera, nel periodo considerato, è risultata relativamente stabile. A ciò si deve aggiungere che sulla base dei dati del Registro Imprese; il settore Tessile (comprensivo dell’intero monte (filatura, tessitura, nobilitazione) registra un calo di oltre 500 aziende (-2,9%) nel 2013 rispetto al 2012.

““Sono questi dei dati - ha sostenuto Silvio Albini, Presidente di Milano Unica - che spiegano, tra l’altro, il leggero calo di espositori di questa edizione, passati da 417 dell’edizione del Febbraio 2013 a 398 di cui 72 stranieri. Tuttavia, il 2014 si apre per il mondo del tessile e degli accessori tessili meglio di come si era aperto il 2013. Per molti espositori di Mi Unica le vendite per l’A/I 2014-15 sono iniziate bene, con percentuali di crescita anche rilevanti. In attesa dei primi segnali di ripresa del nostro mercato domestico, dobbiamo sempre più guardare al mondo esterno. Per dividere i rischi le nostre imprese devono cercare di essere ovunque, quelli tradizionali, quali USA e Giappone, e quelli emergenti, che restano quelli che crescono di più”, ha dichiarato Il Presidente di Milano Unica Silvio Albini in occasione della cerimonia inaugurale.

Silvio Albini rende noti i risultati del comparto.


“Non farò più la domanda – ha aggiunto il Presidente di Milano Unica -, che ormai è mia consuetudine porre ad ogni inaugurazione di Milano Unica: per noi c’è un futuro? Il futuro c’è, perché ce lo dice il mercato. [...] Non dimentichiamo che il miglior tessuto sono i nostri dipendenti ! E’ quindi necessario continuare a essere attrattivi, e a esserlo ancora di più per le nuove generazioni. Come hanno fatto molte aziende della Moda, da Zegna nel lusso a Diesel nello sport giovane, a Benetton nel segmento più democratico, seguendo il loro esempio, anche le nostre aziende dovrebbero avere sempre più giovani, sempre più giovani da Paesi diversi, sempre più giovani in funzioni diverse. Questa apertura al mondo non è facile: le nostre aziende sono profondamente radicate nei propri territori, i saperi si trasmettono di generazione in generazione. Tutto questo ci ha dato una grande identità e coerenza di cui siamo orgogliosi. Tuttavia, continuando a valorizzare tutte queste specificità, dobbiamo avere il coraggio di innestare, di contaminarci di punti di vista e di esperienze diverse. Dobbiamo vendere al mondo, e per farlo dobbiamo portare un po’ più di mondo all’interno delle nostre aziende”.

“Ho un altro messaggio – ha proseguito Silvio Albini - che, come sapete mi sta profondamente a cuore: l’importanza di essere uniti e di collaborare, innanzitutto tra di noi, nei diversi stadi della nostra filiera; poi facendo sistema con le Associazioni, come Sistema Moda Italia, Camera Nazionale della Moda, Pitti Immagine, Altagamma i centri dell’eccellenza della moda e del design, come Milano e Firenze, le grandi manifestazioni come Expo e, lasciatemelo dire, la nostra fiera Milano Unica. Mi spiace rimarcare nuovamente come ci siano ancora alcune componenti del Sistema Tessile Italiano che stentano a capire come l’unione fa la forza”.

Ecco allora che dal prossimo Settembre Milano Unica partirà con un’iniziativa di apertura verso il Giappone. “In un’area collaterale al suo percorso espositivo sarà presente l’Osservatorio Giappone. Un’area speciale all’interno della quale le aziende che vi esporranno, rappresentanti dell’eccellenza produttiva del Paese del Sol Levante, potranno ampliare l’offerta di fascia alta tramite la presentazione di tessuti merceologicamente complementari, ricchi di innovazione e dedicati principalmente alla tecnologia dello sportswear. Milano Unica preserva il suo status di fiera europea e lancia uno sguardo verso il mondo”, ha voluto sottolineare il Presidente di Milano Unica.

L’ammissione all’”Osservatorio Giappone” sarà solo su invito, come concordato con JFW Organization, l’associazione giapponese che riunisce gli industriali tessili e dell’abbigliamento, i fashion designer e i distributori. “La Japan Fashion Week Organization è lieta di partecipare accanto a Milano Unica nel settembre 2014 e per questo ringrazia il Presidente Silvio Albini. Disporremo di un’area speciale e porteremo le aziende più selezionate e autorevoli in rappresentanza del nostro Paese” è la dichiarazione rilasciata per l’annuncio, che ha luogo nella data di oggi anche in Giappone.

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