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Ansa
Pubblicato il
7 gen 2015
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Tecnologia e profumi, sarà questo il trend del 2015

Di
Ansa
Pubblicato il
7 gen 2015

Profumi scelti con lo smartphone, sms aromatizzati, braccialetti e dispositivi per l’aromacologia da indossare. Abiti e biancheria con essenze incapsulate, gioielli e tatuaggi aromatizzati. Un mondo sempre più fragrante è quello che ci regala la tecnologia applicata agli aromi, sperimentata nel 2014 e che darà nuovi frutti nel corso del 2015. Lo sostengono analisti, nasi, ricercatori e produttori che lavorano nel campo delle essenze, di tutto il mondo, riuniti all’ultimo Fragrance Forum organizzato dalla International fragrance association (Ifra) e svolto recentemente alla Royal Society di Londra.

Foto: Ansa


Dei 2.000 odori emanati dal corpo, 527 attraverso la pelle, nessuno è gradito. Nasconderli per profumare di altro è il sogno di tutti. Le occasioni per farlo si moltiplicheranno. “Partendo da problemi e desideri molto pratici le industrie hanno trovato soluzioni innovative tanto da farci immaginare per il futuro nuove abitudini odorose, oggi impensabili ” – ha spiegato Emmanuelle Moeglin, Global fragrance & personal care analyst per Mintel che alla conferenza di Londra ha presentato il trend dei profumi per il 2015. Per sopperire agli acquisti di profumi troppo spesso sbagliati smartphone, tablet e Ipad interrogheranno gusti e desideri dei consumatori per comporre verdetti olfattivi e indicare i prodotti più adatti, in una pletora di almeno 1.200 profumi nuovi messi in commercio ogni anno.

Nei grandi magazzini Selfridges di Oxford street, a Londra, è stato condotto un esperimento per 2 mesi: il piano terra del negozio è stato trasformato in laboratorio olfattivo e, con il supporto dei tablet, i clienti hanno costruito la propria fragranza. Il progetto, ‘Fragrance Lab’ è stato condotto dal Future Laboratory and Campaing con la più grande casa di produzione di essenze a livello mondiale, Givaudan. Nuovi modi per fare acquisti anche nel concept store parigino Nose, in Rue Bachaumont a Montmartre. Collegandosi dal proprio smartphone si compila un test per identificare il proprio profilo olfattivo. Un software sceglie 5 profumi più indicati che, se si è interessati, si possono comprare online in formato mini, al costo di 10 euro. I prodotti arrivano a casa, si provano e solo dopo ci si reca al negozio per l’acquisto della fragranza giudicata la migliore fra i cinque. Il sistema sta avendo molto successo e verrà presto sfruttato anche ad Amsterdam.

Tablet per la scelta delle fragranze si segnalano anche nel nuovo Salon de Parfums, all’ultimo piano di Harrods a Londra.

Nuovo l’emanatore di fragranze da applicare al cellulare per scambiarsi messaggi profumati, in commercio per ora in Giappone. “Il cellulare può spruzzare il proprio profumo preferito associandolo ad alcuni sms oppure può diffondere aromi che aiutano a far passare l’appetito, se associati ad sms di rinforzo della dieta” precisa l’analista Mintel. Nuovi i tatuaggi temporanei miscelati alle fragranze, per ora usati solo in occasione di eventi e feste organizzate dalle maison dei profumieri ma gli esperti prevedono presto un boom commerciale. Si basa sull’aromacologia, invece, il nuovo sistema messo a punto al Textile Futures Research Centre dell’University of the Arts di Londra. E' composto da un comune un braccialetto elettronico, usato per il monitoraggio del battito cardiaco e della temperatura corporea durante gli allenamenti fitness che, nei momenti di maggiore tensione, manda impulsi ad un dispositivo adesivo hi-tech che, applicato sugli abiti, inizia ad emanare essenze ad effetto calmante. L’abitudine comune di spruzzare un po’ di profumo sugli abiti presto diverrà inutile. Dagli accordi delle industrie della profumeria con quelle tessili sono nate, infatti, le fragranze incapsulate direttamente nei tessuti.

“Biancheria intima, cappotti, sciarpe e maglioni saranno direttamente fabbricati con trame odorose” – ha spiegato Moeglin. Nuovi anche i gioielli che emanano fragranze. Nati dall’esigenza delle industrie di risolvere il problema crescente delle allergie ai profumi, trovano l’approvazione di una ampia fascia di persone. Spiega l’esperta Mintel: “Li userebbero il 10% dei francesi, il 21 % dei giovani di 16 ai 24 anni e il 16% dei consumatori che non ama applicare sul corpo sostanze chimiche, oltre che chi teme le allergie”. Sono ciondoli-contenitori, in oro 18 carati o rodio, oppure in vetro o ceramica, che contengono qualche goccia di fragranza che emanano nell’ambiente circostante. Si infilano a collane e bracciali oppure si attaccano con un sistema magnetico a orecchini e anelli evitando il contatto del profumo con la pelle. “Il 56% degli americani li ha apprezzati. L’Europa li attende: il 40% dei francesi si è dichiarato molto interessato a comprarli, idem il 37% degli italiani” - ha sottolineato Emmanuelle Moeglin.

Un mondo troppo profumato? “Gli odori e i profumi fanno parte della vita e il loro valore lo si riconosce quando si perde la capacità di annusarli” – risponde Duncan Boak, fondatore di ‘Fifth sense’, fondazione per la raccolta di fondi per la ricerca nel campo dell’anosmia, la perdita totale della capacità di percepire gli odori - “Una ricerca, pubblicata sul Chemical senses journal, dimostra che il 92% di chi non ha la capacità di percepire gli odori dichiara di non sentire del tutto anche i sapori, il 57% si sente più solo e isolato, l’85% ha paura di non sentire odori pericolosi come, ad esempio, il cibo avariato o le fughe di gas. Il 54% dice che peggiora i rapporti interpersonali e il 43% si sente depresso. I profumi migliorano i rapporti e l’umore, scandiscono ricordi e ci fanno essere più vicini agli altri”.

Il mercato delle fragranze ha fatturato 3.390 dollari negli Stati Uniti questo anno ma è l’Europa il mercato più vasto. In Francia nel 2014 sono stati spesi 2.675 dollari per profumarsi, in Inghilterra 2.313 dollari, in Germania 2.100 dollari e in Italia 1.244 dollari.

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