13 apr 2021
Technow lancia “Graphene Inside the Future”
13 apr 2021
Technow, società fondata nel 2016 da Fabio Lazzati con i figli Francesco e Veronica, ha recentemente lanciato l’iniziativa “Graphene Inside the Future”, incentrata sull’utilizzo in ambito tessile del grafene, materiale di recente scoperta in grado di conferire ai prodotti tessili prestazioni e funzionalità innovative.
“Technow affonda le sue radici nella storica manifattura tessile Lazzati, fondata più di 60 anni fa da mio nonno Giuseppe e suo fratello Arrigo, i primi a portare in Italia dal Giappone i telai ad acqua”, racconta a FashionNetwork.com Francesco Lazzati, co-founder e Business Developer di Technow. “Nel tempo la tessitura si è verticalizzata, inserendo altri processi produttivi, e tuttora svolge la sua attività tra San Vittore Olona e la provincia di Como. Negli anni in cui molti brand hanno iniziato a far confezionare le proprie collezioni in Cina, la società ha deciso di creare un proprio business in Asia, attraverso partnership di produzione con aziende cinesi, per poi fondare una società dedicata, Technow, che ha una sede in Svizzera e una a Shanghai”.
Oltre a occuparsi delle attività in Asia, Technow si è da subito concentrata su ricerca, sviluppo e innovazione, individuando nel grafene un materiale dalle grandi performance e utilizzabile in modo trasversale in diversi comparti del settore tessile, ad esempio su filati, fibre, membrane, ovatte, piuma e molto altro.
Tra le prestazioni che il grafene è in grado di conferire ai comuni prodotti tessili vi sono la termoregolazione, ovvero la capacità di assorbire, trasmettere e dissipare il calore più velocemente rispetto ai materiali tradizionali, aumentandone comfort e prestazioni termiche; le proprietà antibatteriche, che lo rendono particolarmente adatto per lo sportswear, ma anche in ambito medicale; e soprattutto una superiore resistenza all’usura e ai lavaggi.
“Il nostro grafene, inoltre, rientra nel concetto di economia circolare, perché non viene ottenuto dalla lavorazione della grafite, come avviene solitamente, ma proviene dalla carbonizzazione degli scarti produttivi del mais, aspetto che ne riduce l’impatto ambientale”, precisa Lazzati. “Il grafene e il filo da noi utilizzato vengono prodotti in Cina, mentre la tessitura avviene in Italia nei nostri stabilimenti o in territorio cinese, a seconda delle richieste dei nostri clienti”.
Grazie alla trasversalità del nuovo materiale, nell’ottica di espandere sempre più il suo utilizzo in ambito tessile Technow ha siglato in questi anni una ventina di collaborazioni con aziende basate in Italia, Svizzera, Turchia, altri Paesi europei, Asia e America.
“Il progetto ha avuto sin da subito un respiro internazionale. Noi nasciamo come tessitura per i comparti del fashion e dello sportswear, ma il grafene può essere utilizzato in moltissimi ambiti: ad esempio, abbiamo siglato partnership con aziende che producono piuma per imbottitura, ovatta, maglieria circolare e rettilinea, denim e anche collant”, prosegue il giovane imprenditore. “Anche per quanto riguarda i brand, la nostra clientela è variegata: dalle griffe del lusso, allo sportswear, fino alle grandi insegne internazionali del fast fashion, che stanno iniziando a progettare capsule collection realizzate con i materiali di Graphene Inside the Future”.
Lo scorso anno Technow ha realizzato un fatturato di 4,5 milioni di franchi svizzeri (4,09 milioni di euro), in crescita del 18% sul 2019; performance decisamente significativa anche per una start up in un anno complesso come il 2020. “Nel 2019 avevamo registrato una progressione del 20%; ora ci aspettiamo che l’effetto start up inizi a diminuire, ma l’ingresso di grandi clienti potrebbe comunque dare una spinta ai fatturati”, conclude Lazzati.
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