Adnkronos
11 mar 2015
Takada Kenzo: "In cantiere due progetti e il ritorno alla moda"
Adnkronos
11 mar 2015
"E' importante lavorare. Ho due progetti per il futuro che per ora non posso anticipare perché sono cose che verranno a breve. Da un po' mi sono messo a dipingere e questi propositi futuri sono legati alla moda". Takada Kenzo, tra le firme più importanti al mondo, annuncia un suo probabile ritorno alla moda.
Lo stilista giapponese, che ha lasciato le passerelle nel 1999 dopo aver venduto la sua maison al gruppo LVMH nel 1993, in questi giorni è a Roma per presentare lo "Okiagari Koboshi Project for Fukushima", un'iniziativa a sostegno delle popolazioni della città giapponese ferita dall'incidente alla centrale nucleare causato dal terremoto e dal conseguente tsunami del 2011.
Una bambola che quando cade si rialza, per celebrare la capacità di risollevarsi del popolo giapponese. E' il senso del 'Koboshi Project for Fukushima': "Ho creato un'iniziativa per omaggiare le vittime della strage di Fukushima", spiega lo stilista Takada Kenzo, in occasione del quarto anniversario dal disastro di Fukushima, che del progetto è promotore.
"Le Okiagari Koboshi sono bambole tradizionali giapponesi che quando cadono si rialzando proprio come la popolazione giapponese piagata dallo Tusunami nel 2011. Anche io avevo una bambolina simile da bambino", racconta Kenzo.
Queste graziose bamboline, decorate da personaggi noti e grandi artisti, come Alain Delon, Jean Reno, Jean-Paul Gaultier hanno fatto il giro del mondo e in questi giorni saranno in mostra a Roma, fino al 24 aprile nella sede dell’istituto Giapponese di cultura e dal 9 al 12 aprile al festival romano del fumetto Romics. Dopo il lungo tour, le preziose Koboshi saranno donate alla popolazione di Fukushima.
"Gli artisti che hanno partecipato al progetto si sono stretti attorno alla persone devastate da questa tragedia -sottolinea lo stilista- E' stato importante per loro ed è stato anche il modo per consolidare una forte amicizia". Parlando del Romics, Kenzo afferma: "Ho risposto con entusiasmo all'invito del Romics che ha deciso di dedicare uno spazio espositivo alle Koboshi. Un occasione per fare conoscere il progetto".
In tema di fumetti poi, a proposito dei manga di cui il Giappone è patria, lo stilista formula una critica: "Non riconosco più le origini del manga che ho conosciuto 20 o 30 anni fa e a cui ero molto legato". In questa occasione, Kenzo fa sapere che sta curando due progetti a metà tra arte e moda e che è entusiasta delle nuove tendenze in passerella al Paris Fashion Week: "Rispetto a 20 anni fa, la moda oggi riguarda tutti e i giovani si sentono coinvolti in questo mondo che prima era riservato solo ad una società d'elite e questo è molto importante".
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