Tagliatore vuole aprire il primo monomarca nel 2020

Di

Laura Galbiati

Pubblicato il
14 giu 2019

Tagliatore, brand pugliese fondato nel 1999 inizialmente con la produzione di capispalla, ma diventato nel tempo un total look, sta lavorando all’apertura del suo primo monomarca, a Milano, che avverrà probabilmente nel 2020.

“Oggi abbiamo una proposta sufficientemente ampia, che oltre all’abbigliamento comprende scarpe, borse, foulard, cinture, ecc.; ci sentiamo quindi pronti ad aprire il nostro primo store. Stiamo cercando la location più adatta per il nostro marchio e le nostre esigenze”, ha spiegato a FashionNetwork.com Pino Lerario, fondatore e Direttore Creativo di Tagliatore. “Stiamo valutando se inserirvi anche la collezione donna, che oggi è arrivata a rappresentare il 20% del nostro fatturato”.
 
Attualmente Tagliatore è presente in circa 800 multibrand nel mondo, di cui 450 in Italia, che rappresenta il 50% del giro d’affari totale. All’estero i mercati principali sono il Giappone, con il 20% delle vendite, Francia, Germania, Scandinavia e Norvegia. “Gli Stati Uniti stanno crescendo, ma lentamente: il nostro è un prodotto dal gusto più europeo, molto apprezzato anche in Giappone”, precisa Lerario.

A Pitti Uomo Tagliatore ha presentato per la PE 2020 il concetto di extralight: capi ultra leggeri, in materiali naturali come cotone, lana, lino e seta, ma anche tessuti in nylon, ritorti e travel. Le giacche e il doppiopetto diventano versatili, sfoderati e destrutturati; il gessato si rinnova con i track pants con coulisse.

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Il marchio ha chiuso il 2018 con un fatturato di 27 milioni di euro, in crescita del 5% rispetto all’anno precedente.