15 giu 2014
Swimwear: il 70% delle consumatrici è infedele ai marchi
15 giu 2014
Almeno il 70% delle acquirenti di costumi da bagno afferma di voler cambiare marca per l'acquisto del suo prossimo costume. Una fedeltà ai brand molto debole che si spiega con la sfiducia nutrita rispetto alla durata di vita di questo tipo di prodotti.
E' quanto indica una ricerca condotta da Invista (Lycra). Sulle 5.500 consumatrici intervistate in Francia, in Germania, in Italia, negli Stati Uniti e in Gran Bretagna, l'81% indica di volere che la durata di vita del loro costume da bagno oltrepassi il tempo di una sola stagione. E anche la qualità dei materiali della moda mare gioca un ruolo importante in questa valutazione, visto che l'83% delle persone interpellate associa la durata di vita del prodotto ai tessuti che lo compongono.
E le clienti si mostrano senza pietà di fronte a dei costumi da bagno che alla fine offrono un periodo di vita deludente. Circa il 73% delle clienti sottolinea che mostrerà una maggiore diffidenza nel prossimo acquisto, in questa fattispecie. E' inoltre il 68% di loro a definirsi refrattario all'idea di acquistare di nuovo un marchio il cui prodotto ha avuto una durata che le ha deluse.
Il sondaggio non è di poco conto, dato che Invista sta lanciando in promozione una nuova fibra più resistente dedicata proprio a questo aspetto, 'Xtra Life Lycra'. Essa offre una resistenza al cloro del 50% superiore agli altri tessuti equivalenti. E anche la reputazione di Lycra sembra svolgere, come sempre del resto, una funzione e un richiamo importanti, visto che il 75% delle intervistate si dice pronto a pagare di più per un tessuto dotato di questo materiale.
Alla guida di un gruppo che comprende in particolare i marchi Lycra e Cordura, Invista è una società presente attualmente in una ventina di nazioni. Specialista di fibre e polimeri, l’azienda impiega 10.000 persone nelle sue differenti attività.
Matthieu Guinebault (Versione italiana di Gianluca Bolelli)
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