Svizzera: le esportazioni orologiere in crescita a gennaio malgrado la flessione in Cina

Le esportazioni di orologi svizzeri hanno continuato a salire a gennaio dopo un anno record nel 2022, nonostante un quinto mese di calo in Cina, ha annunciato la Federazione orologiera svizzera.

In dettaglio, le esportazioni sono aumentate dell'8,6% anno su anno durante il mese di gennaio, nonostante una base di confronto molto alta dopo i picchi raggiunti nel 2022, a 1,9 miliardi di franchi svizzeri (1,9 miliardi di euro), secondo le dichiarazioni della Federazione.
 
Le vendite estere sono state trainate da un'accelerazione delle esportazioni di orologi negli Stati Uniti, in aumento del 26,3% a gennaio. In questo modo mettono a segno "il loro 24esimo mese consecutivo di crescita a doppia cifra", sottolinea la Federazione in un comunicato stampa.

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Le esportazioni verso la Cina, uno dei principali mercati per i produttori svizzeri di orologi, hanno invece continuato a diminuire, scendendo del 17,3%, con la situazione nel Paese "ancora in transizione dopo la revoca delle restrizioni sanitarie", aggiunge la Federazione.
 
Le esportazioni verso il Regno Unito, mercato chiave in Europa soprattutto per gli acquisti dei turisti che vi si recano per comprare beni di lusso, hanno registrato una crescita "più contenuta", del 5,2%, "senza che il trend molto positivo registrato dalla scorsa estate ne sia stato impattato in modo significativo”. Le esportazioni di orologi svizzeri verso altri mercati europei sono aumentate in media del 13,8%, con un picco del 43,7% verso l’Italia.
 
Nel 2022, le esportazioni di orologi svizzeri avevano raggiunto un massimo storico, a quota 24,8 miliardi di franchi, in aumento dell'11,4% rispetto all'anno 2021 che aveva a sua volta registrato un export da record.
 
Il settore era stato trainato da un significativo balzo dopo lo shock della pandemia, in un contesto di forte domanda negli Stati Uniti e in Medio Oriente nel 2021, a cui si è aggiunta nel 2022 la ripresa degli acquisti turistici nelle boutique di lusso in Europa. La Cina era stata uno dei pochi Paesi verso il quale le esportazioni erano diminuite nel 2022, precisamente del 13,6%.