Svizzera: a febbraio le esportazioni orologiere ritornano a crescere in Cina

Le esportazioni di orologi svizzeri hanno di nuovo registrato un forte aumento a febbraio, nonostante una base di confronto molto elevata, grazie al ritorno della crescita in Cina, ha dichiarato la Federazione orologiera svizzera in un comunicato stampa.

L’export di orologi svizzeri, che hanno battuto un record nel 2022, sono aumentate di un ulteriore 12,2% su base annua a febbraio, a 2,2 miliardi di franchi svizzeri (stessa cifra in euro) dopo un aumento dell'8,6% a gennaio, secondo le dichiarazioni della federazione.
 
Le esportazioni verso gli Stati Uniti, punta di diamante della crescita del settore negli ultimi due anni, sono aumentate del 15,5%. Ma sono aumentate soprattutto in Cina, altro grande mercato per i produttori di orologi svizzeri, dove le vendite avevano sofferto per la politica zero-Covid e poi per l'impennata dei contagi dopo la revoca delle restrizioni. Sono tornate in territorio positivo dopo quattro mesi di forte calo, salendo dell'8,2% a febbraio.

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"Tale risultato dà probabilmente il via alla ripresa del mercato cinese", ha affermato la federazione orologiera nel suo comunicato stampa. "L'aumento registrato da Hong Kong (+22,2%) rafforza questa constatazione e suggerisce una stabilizzazione, o addirittura una ripresa, del mercato locale".
 
Il gigante del lusso Richemont, proprietario di Cartier e di marchi di orologi come Piaget, IWC e Jaeger-LeCoultre, aveva visto le vendite della sua divisione di orologi diminuire drasticamente nel quarto trimestre in Cina, nonostante la forte crescita in altri mercati.
 
Colpito anche il suo competitor Swatch Group, proprietario dei marchi Tissot, Longines e Omega, che ha registrato un calo delle vendite del 30% nel quarto trimestre, con addirittura una flessione del 50% a dicembre. Ma Nick Hayek, patron del gruppo Swatch, ha dichiarato di contare sul ritorno dei turisti cinesi per alimentare la crescita nel 2023.
 
A febbraio le esportazioni di orologi svizzeri sono aumentate del 6,1% in Europa, con la crescita concentrata soprattutto nei principali mercati. Sono salite del 12,2% nel Regno Unito, del 13,4% in Germania e del 20,3% in Francia.