23 set 2015
Sviluppo sostenibile: Première Vision lancia 'Smart Creation'
23 set 2015
In occasione di una conferenza che ha riunito i dirigenti della Camera della Moda e del British Fashion Council, l'organizzatore francese di saloni per il settore del tessile-abbigliamento ha annunciato un'iniziativa dedicata allo sviluppo sostenibile, 'Smart Creation'.

Attraverso un questionario proposto da Première Vision, gli espositori della fiera sono stati invitati ad indicare le misure di sviluppo sostenibile poste in essere ai diversi livelli dei loro strumenti di produzione. Una miniera di informazioni volta ad apportare importanti spunti ed informazioni sulla sostenibilità del settore, ma anche a permettere ai suoi attori di mettere meglio in luce alcuni aspetti della loro produzione che a volte non sono messi bene in evidenza presso i buyer.
Più di 2.000 società hanno ricevuto il questionario. Da queste, Première Vision si aspetta un ritorno significativo di documenti prima di comunicare i dati iniziali. L'obiettivo è quello di raccogliere gli "Smartfacts" delle aziende manifatturiere, soprattutto sulle questioni di tracciabilità e trasparenza, ma anche di quelle sulle condizioni di produzione.
"Non si tratta dell'ennesima iniziativa [superficialmente] green", tiene però subito a precisare Chantal Malingrey, direttrice del marketing e dello sviluppo di Première Vision. I dirigenti di Première Vision infatti sono stati regolarmente interrogati circa la risposta da dare da parte dell'organizzazione per la ricerca di una produzione sostenibile. Presidente della società Première Vision SA, Philippe Pasquet ha spiegato poi di voler rifiutare di rispondere a questa domanda per mezzo di "gadgets", che non sono all'altezza del grande valore d'importanza di questa sfida.
Comunicato nel corso di una conferenza dedicata allo sviluppo sostenibile, l'annuncio è quindi stato dato alla presenza di Carlo Capasa. E solo pochi giorni dopo che il nuovo presidente della Camera Nazionale della Moda Italiana abbia lui stesso annunciato la prossima implementazione di regolamentazioni normative sulla presenza di sostanze chimiche nell'abbigliamento, elaborate di concerto con una decina di grandi marchi italiani (fra i quali Gucci, Prada, Valentino, Versace...).
Jean-Paul Leroy (Versione italiana di Gianluca Bolelli)
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