Superdry si riprende e saluta il successo della sua “strategia a prezzo pieno”
Il rapporto annuale dell’attività di Superdry mostra ricavi che iniziano a riprendersi nel quarto trimestre. La “strategia del prezzo pieno” ha consentito un miglioramento “significativo” del margine lordo durante questo periodo.
L’azienda ha rivelato giovedì che nel periodo di 52 settimane conclusosi il 24 aprile 2021 i suoi ricavi sono scesi del 21%, attestandosi a 556,6 milioni di sterline (640,87 milioni di euro). Tuttavia, nel quarto trimestre l’attività è sembrata riprendersi, registrando un incremento dello 0,8%, a 118,3 milioni di sterline (136,21 milioni di euro).
Questo miglioramento è dovuto principalmente al buon andamento dell'e-commerce e delle vendite all'ingrosso. I negozi al dettaglio, invece, sembrano ancora in difficoltà e sono rimasti chiusi per buona parte del trimestre.
Le vendite fisiche si contraggono del 50,9% e rappresentano 141 milioni di sterline (162,35 milioni di euro) sull’intero esercizio, ma il calo è ancora più intenso nel quarto trimestre, con un -51,5%, contro il -14,3% del quarto trimestre dell’esercizio precedente. Una controprestazione che si spiega ampiamente con le restrizioni sanitarie, poiché i negozi in questione sono rimasti chiusi per il 69% dei giorni lavorativi. Nel quarto trimestre dell’anno precedente, la perdita dell’attività era stata “solo” del 42%.
L’e-commerce, in compenso, si mostra in gran forma, con un balzo del 33,8%, a 202,9 milioni di sterline (233,62 milioni di euro) sull’intero anno. Nel quarto trimestre, esso cresce del 26,6%, a 14,9 milioni di sterline (17,16 milioni di euro). Tuttavia, la grande differenza fra i risultati annui e trimestrali si trova nel wholesale. Sull’anno nel suo complesso, le vendite sono in ribasso del 19,9%, a 212,8 milioni di sterline (245,02 milioni di euro); ma nel quarto trimestre esse aumentano del 13,5%, raggiungendo i 63,1 milioni di sterline (72,65 milioni di euro).
L’azienda ha chiaramente sofferto degli sconvolgimenti portati dal Covid-19, ma il quarto trimestre sembra preannunciare l'inizio di una ripresa.
E i principali progetti sembrano andare bene. In particolare, l'azienda ha lanciato una campagna con il calciatore brasiliano Neymar Jr incentrata sul cotone biologico in tutto il mondo, che “ha portato a percentuali di coinvolgimento senza precedenti attraverso un targeting preciso, con due milioni di engagements nelle prime tre settimane su tutti i nostri canali”, ha ricordato il CEO Julian Dunkerton.
L'attività commerciale è stata “incoraggiante” dalla riapertura dei negozi nel Regno Unito “con un tasso iniziale superiore alle vendite comparabili per l'anno 2021”. Ma in Europa “l'attività rimane nulla a causa delle restrizioni ancora in vigore”. Il 3 maggio, circa il 27% dei negozi del marchio era ancora chiuso, rispetto all'81% dell'anno precedente.
Per i negozi fisici, la società ha rinegoziato 48 contratti di affitto ed è riuscita a ottenere un risparmio medio del 52% per l'anno 2021, oltre ad esenzioni eccezionali da alcuni canoni dovute al Covid.
La situazione è ancora lontana dall'essere sotto controllo ed è per questo che l'azienda britannica è stata attenta a non pubblicare previsioni dettagliate per l'anno in corso. Comunque Superdry si dice “fiduciosa che ricavi e profitti riprenderanno a crescere nel 2022, rispetto al 2021, presumendo che non ci saranno più lockdown in Gran Bretagna, e che il traffico di persone nei negozi e la domanda aumenteranno gradualmente nel corso di questo periodo”.
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