Superdry: il ritorno del cofondatore Julian Dunkerton
Il cofondatore di Superdry, Julian Dunkerton, aveva bisogno della metà dei voti degli azionisti per rientrare nel consiglio d’amministrazione del dettagliante britannico, che in questo momento attraversa delle difficoltà. Martedì, ad un importante incontro con gli investitori convocato su sua iniziativa, Dunkerton ha vinto la propria battaglia, ottenendo il 51,15% dei voti espressi.
Quanto a Peter Williams, l’alleato di Julian Dunkerton in questo affare, ex amministratore delegato di Selfridges e presidente di Boohoo, anche lui ha ottenuto abbastanza voti per essere eletto membro del consiglio d’amministrazione.
Si tratta di una svolta piuttosto inaspettata: negli ultimi mesi, il consiglio di amministrazione di Superdry, così come il presidente Peter Bamford e l'amministratore delegato Euan Sutherland, sembravano avere il sostegno degli azionisti per attuare la loro strategia. Questa è stata severamente criticata da Julian Dunkerton, primo azionista della società, ma la cui partecipazione inferiore al 19% lo ha costretto a presentare le proprie argomentazioni agli altri azionisti per convincerli ad affidargli le redini dell'azienda.
Di conseguenza, il comitato esecutivo si è dimesso, compreso il CEO Euan Sutherland e il presidente Peter Bamford. Dunque Julian Dunkerton è ora il CEO ad interim e Peter Williams è il presidente.
Julian Dunkerton aveva lasciato Superdry nel 2018 a causa di disaccordi strategici. Nei giorni scorsi, la disputa tra il cofondatore e l’attuale team di management si era ancora inasprita – con gli uni che criticavano lo stile di gestione di Julian Dunkerton, e gli altri che incolpavano la nuova équipe.
Fra i due campi opposti, difficile dire chi proponga la giusta strategia. Julian Dunkerton è convinto che l’azienda dovrebbe basarsi sui suoi fondamentali e offrire la più ampia gamma di prodotti possibile, mentre l’attuale amministratore delegato Euan Sutherland ha scelto di ridurre la portata del brand lanciando nel contempo nuove e ambiziose iniziative, come la moda per bambini o meno loghi sui vestiti.
Oltre a queste divergenze di opinioni, la società ha dovuto affrontare il difficile contesto internazionale per il commercio, tanto più che Superdry è specializzato nell’abbigliamento invernale, il che ha posto dei problemi nel corso della calda estate dello scorso anno, ma anche durante l'inverno relativamente mite.
Il valore del titolo azionario aziendale è fortemente diminuito, passando da un massimo di circa 20 sterline a gennaio dello scorso anno alle 5 sterline attuali. E il prezzo delle azioni non sembra essere stato stimolato dai risultati del voto di martedì, risultando addirittura in leggero calo.
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