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Versione italiana di
Gianluca Bolelli
Pubblicato il
27 mar 2018
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Superdry: il cofondatore dà le dimissoni e dona le sue azioni

Versione italiana di
Gianluca Bolelli
Pubblicato il
27 mar 2018

Mentre l'impatto sociale e ambientale dei marchi è sempre più osservato e giudicato, il cofondatore di uno dei marchi britannici più in vista ha deciso di voler andare oltre nel proprio impegno. Julian Dunkerton si ritira da Superdry, azienda che ha fondato insieme a James Holder nel 2003, per “dedicare più tempo ad altre attività e a progetti di beneficenza”. L’uomo ha annunciato l’intenzione di trasferire le sue azioni ordinarie, del valore di circa 1,6 milioni di sterline (1,8 milioni di euro), sotto forma di una donazione alla ONG Blue Marine Foundation.

Superdry


Questa organizzazione britannica lavora per proteggere gli oceani lottando contro la pesca eccessiva e la distruzione della biodiversità attraverso la creazione di riserve marine su larga scala. La donazione fa parte di una strategia più ampia, alla quale Julian Dunkerton lavora da qualche tempo in parallelo al business di Superdry.
 
Il cofondatore e direttore del brand lascerà il suo incarico all’interno dell’azienda di urban-streetwear dalla fine di questo mese e la sua opera “sarà proseguita dai team di Superdry”. Julian Dunkerton si è detto “estremamente fiero di tutto ciò che Superdry ha compiuto in questi ultimi quindici anni”.

Lo scorso autunno, il suo collega James Holder e lui avevano anche stabilito un piano di condivisione delle azioni per distribuire una parte dei profitti dell'azienda ai 4.500 dipendenti. Il fondo così creato riceve il 20% degli utili realizzati quando le azioni della società vengono negoziate a più di 18 sterline; questi profitti vengono quindi divisi tra tutti i dipendenti dell'azienda. Ma il prezzo dell’azione martedì è crollato, a seguito dell’annuncio delle dimissioni del cofondatore; nel momento in cui scriviamo queste righe, le azioni di Superdry venivano scambiate a 15,20 sterline.
 
Il presidente dell’azienda, Peter Bamford, ha dichiarato: “Superdry entra nella fase successiva del suo ambizioso piano di crescita. Julian ha altri interessi e altre opportunità; stavamo discutendo già da diverso tempo su quale fosse il momento giusto per lui di lasciare la società”. Infatti, alla fine di gennaio di quest’anno, Julian Dunkerton aveva già venduto una piccola parte della sua partecipazione nella compagnia, intascando quasi 18 milioni di sterline. L’imprenditore inglese aveva in precedenza venduto diversi milioni di azioni per un valore di oltre 53 milioni di sterline nel 2016 per finanziare il suo accordo di divorzio.
 
Superdry non ha fornito dettagli sulla nuova divisione delle responsabilità in azienda che scatterà dal mese prossimo.

L’azienda di abbigliamento si è avvantaggiata della debolezza della sterlina derivata dal voto per la Brexit nell'ultimo anno, ottenendo una forte crescita delle vendite all'estero. Tuttavia, le vendite hanno rallentato nel semestre chiuso alla fine di ottobre 2017, e la crescita like-for-like è salita di appena il 4,7% nel periodo di punta delle feste di Natale rispetto alla crescita del 14,9% registrata un anno prima.
 
Il primo semestre d’esercizio ha visto l'apertura del primo negozio autonomo Superdry Sport a Città del Capo, in Sudafrica. Nello stesso periodo, il gruppo britannico ha aumentato il proprio spazio commerciale globale realizzando oltre 50 aperture di punti vendita, portando il numero totale di suoi negozi a oltre 605 in 23 nazioni. Superdry è molto noto soprattutto per le sue proposte di casualwear, il cui stile combina vintage americano, immaginario giapponese e confezione sartoriale britannica.
 

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