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20 mar 2014
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Studio CBRE: le aziende internazionali puntano a uno sviluppo su tutti i fronti

Pubblicato il
20 mar 2014

Ancora un settore dove la Germania è in testa mentre la Francia arriva seconda.Si tratta dell’edizione 2014 dello studio realizzato da CBRE sui mercati più popolari per i brand, su scala internazionale. Sono state intervistate più di 130 insegne, di tutti i tipi, con sede in Europa, nel continente americano e nell’Asia-Pacifico.

Michael Kors a Nizza


Elemento importante dello studio: nonostante la crisi, il numero di insegne che hanno piani di espansione su larga scala è fortemente aumentato negli ultimi tempi, “rivelando una ripresa della fiducia nel mercato del retail in tutto il mondo”, sottolinea CBRE.

Più di un terzo (35%) delle insegne prevede di ampliare il proprio portafoglio di almeno 40 negozi “La moda nel medio di gamma e nel mass-market rappresentano i settori più attivi, circa un terzo ciascuno del totale”, evidenzia lo studio.

Le insegne americane sono quelle che hanno i piani di espansione su larga scala più ambiziosi. Più della metà, infatti, puntano all’apertura di oltre 40 punti vendita quest’anno.

Certamente gli Stati Uniti rappresentano per queste aziende il mercato target principale ma CBRE rivela anche che, data la maturità e la concorrenza di questo mercato, numerose insegne americane cercano di sviluppare la loro presenza a livello mondiale. “Puntano soprattutto sul mercato europeo, aggiunge CBRE, con il 19% che prevede di aprire quest’anno dei negozi in Germania e il 14% nel Regno Unito, in Canada, in Francia e in Austria”.

Sulla totalità delle aziende intervistate (comprese quindi quelle europee) è la Germania ad attirare maggiormente. Il 40% si augura di aprire dei punti vendita nel Paese nel 2014.

La Francia è al secondo posto con il 26%. Seguono il Regno Unito (25%) l’Austria e la Cina (ex-æquo al 22%), la Svizzera (20%), il Belgio (18 %), la Spagna e l’Italia (17%), la Repubblica Ceca e la Svezia (ciascuna al 16%), la Turchia 15%. Da notare che la Russia è al 13%, Singapore, Hong Kong e il Vietnam ciascuno all'11%, ecc.

CBRE ricorda contemporaneamente che questa classifica è comunque da rapportarsi al Paese di origine delle aziende stesse. Per esempio, le insegne di origine europea mettono la Germania al 70% e la Francia a più del 45%. Queste stesse aziende europee s’interessano a 49 mercati, ma prediligono il Medio-Oriente e la Cina.

Le aziende della regione dell’Asia-Pacifico mirano a 25 mercati, una ventina nelle loro stesse regioni dove hanno logicamente molto da fare.

Per CBRE, uno dei motivi principali per cui la Germania è al primo posto è rappresentato dal numero di città-target importanti, una ventina. La situazione economica favorevole è evidentemente un altro elemento importante.

Le motivazioni che spiegano la presenza della Francia al secondo posto sono sicuramente più complesse. “Alcuni potranno essere sorpresi che la Francia sia in seconda posizione per quanto riguarda i mercati più desiderati nel 2014, in considerazione della sua natura apparentemente impenetrabile”, sottolinea con humor Chris Igwe, direttore retail Francia di CBRE.

Ma lo specialista aggiunge: “Non bisogna dimenticare che la Francia è un mercato molto sviluppato e sofisticato. I negozi in franchising hanno grande solidità e continuano a fiorire". E nota anche come vi sia in atto una ricerca di nuovi concept da parte dei proprietari di centri commerciali.

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