Un altro marchio italiano è stato sedotto dalla rue Saint-Honoré di Parigi. Si tratta del brand di sportswear tecnico maschile Stone Island, che ha appena acquistato il punto vendita di quasi 80 mq. di Custo Barcelona. L’obiettivo è d’inaugurare questa nuova vetrina nel corso della prossima Fashion Week Uomo parigina di giugno.

Stone Island primavera-estate 2011

Sarà la quinta boutique del marchio, che ne conta già 3 in Italia: Roma, Milano e Verona, una a Londra nel quartiere Soho, aperta dal distributore, e una a Seul. Stone Island è anche presente in Corea, in Giappone e in Cina con alcuni shop in shop gestiti dai distributori presenti nei differenti Paesi. "Non abbiamo l’obiettivo di aprire molti punti vendita del brand, ma vogliamo concentrarci unicamente sui mercati forti", sottolinea Carlo Rivetti, titolare dell'azienda.

Stone Island ha totalizzato un fatturato di circa 39 milioni di euro, in crescita del 20%, nel 2010. Oggi, oltre ai negozi in proprio, il brand è distribuito in 700 multimarca nel mondo. L’Italia costituisce il 40% del fatturato, l’Europa, Italia esclusa, il 45%, con in testa la Germania, poi l’Inghileterra e l’Olanda. In Francia, Stone Island conta 35 rivenditori multimarca. Nell’esagono, il marchio passa attraverso un agente, Jean-François Darmon; in Germania Carlo Rivetti ha creato una filiale un anno fa e ha in previsione l’apertura di un altro punto vendita a Monaco di Baviera.

Il fondatore di Stone Island, creata nel 1982, non intende affatto compromettere un prodotto il cui DNA è caratterizzato dalla ricerca e dalla tecnologia, come per esempio i tessuti rifrangenti, o che cambiano colore. “Noi facciamo dei capi d’abbigliamento, non della moda”, sottolinea Carlo Rivetti. “Ogni pezzo ha la sua storia. Così riusciamo ad avere dei veri aficionados come clienti”. Spesso questi ultimi hanno almeno 35-40 anni, ma secondo Carlo Rivetti, il marchio può tranquillamente rivolgersi anche ai giovani di 20-25 anni.

Di Jean-Paul Leroy (Versione italiana di Gianluca Bolelli)