Pubblicato il
17 mag 2012
17 mag 2012
Stefanel chiude il primo trimestre in rosso
Pubblicato il
17 mag 2012
17 mag 2012
L’azienda di prêt-à-porter femminile di Ponte di Piave torna nel rosso nel primo trimestre con un risultato che registra perdite nette per 9,6 milioni di euro rispetto ai profitti per 47,2 milioni di euro generati però nel primo trimestre 2011 dalla cessione della partecipazione detenuta dall’azienda nel Gruppo Nuance. A fine trimestre aumenta l’indebitamento finanziario netto del gruppo, che passa dai 35,8 milioni di euro contabilizzati il 31 dicembre 2011 a 59,4 milioni di euro oggi.
La vetrina del flagship store Stefanel a Londra |
Seppur sempre negativi, i margini operativi registrano un leggero miglioramento. Al 31 marzo 2012, l’Ebit della società si è attestato a -7,8 milioni di euro rispetto ai -8,6 milioni di euro del primo trimestre 2011 e l’Ebitda è passato dai -5,8 milioni di euro al 31 marzo del 2011 ai -5,2 milioni di euro al 31 marzo del 2012. Stefanel vuole quindi essere ottimista per il 2012.
Il gruppo ha registrato in effetti nei tre primi mesi dell’anno una lieve crescita dei suoi ricavi del 2% a 55,4 milioni di euro. “I risultati del primo trimestre 2012 riportano ricavi in crescita e un like-for-like nei nostri negozi diretti del 9%. Se consideriamo la situazione generale del mercato particolarmente debole e incerta, soprattutto in Europa, ritengo che questi risultati vadano letti positivamente”, analizza il presidente del gruppo Giuseppe Stefanel.
Stefanel, P/E 2012 |
“Nel periodo è proseguito il programma di rinnovo degli Stefanel Shops, con l’installazione del nuovo format. I risultati di vendita dei negozi rinnovati sono mediamente migliori degli altri negozi della rete”, indica l’azienda nel suo comunicato. I ricavi per area geografica della business unit Stefanel vedono l’Italia mercato principale con una quota del 50% sul totale, con vendite invariate rispetto allo stesso periodo dell’esercizio precedente, mentre le vendite in Europa crescono del 11%.
“Dobbiamo proseguire con ancora maggiore determinazione nel lavoro svolto fino ad ora, in termini sia di espansione nei mercati emergenti, sia di attività su marchio, prodotto e negozi. Il contesto è incerto, ma dobbiamo cogliere le opportunità che la crisi ci offre e reagire con convinzione”, conclude Giuseppe Stefanel.
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