18 set 2019
Standard Ethics declassa Kering dopo il caso Gucci
18 set 2019
Gucci pesa sulla valutazione di sostenibilità di Kering. L’agenzia di rating Standard Ethics ha infatti declassato il gruppo francese del lusso a ‘E-‘ da ‘E’ dopo la vicenda che ha coinvolto Gucci, la sua griffe ammiraglia, in un caso di frode fiscale.
La scala di Standard Ethics comprende nove gradi di giudizio, dal più alto ‘EEE’ al più basso, rappresentato dalla lettera ‘F’. Il gruppo francese, a cui fanno capo – tra gli altri – Saint Laurent, Bottega Veneta e Balenciaga, ha raggiunto un accordo con le autorità italiane per mettere fine al contenzioso, pagando la cifra record di 1,25 miliardi di euro.
L’indagine della Guardia di Finanza aveva fatto emergere un’evasione fiscale riconducibile alla griffe fiorentina di circa 1,4 miliardi di euro con ricavi non dichiarati per 14,5 miliardi.
“In generale, Kering dimostra di essere allineata alle indicazioni internazionali anche nel proprio Codice Etico e mostra particolare attenzione agli aspetti ambientali”, specifica la nota di Standard Ethics.
Il gruppo Pinault, infatti, sta lavorando ad una metodologia di conto economico ambientale (EP&L) per analizzare l'impatto delle proprie attività sull’ambiente e, nel 2018, ha pubblicato il suo primo rapporto integrato, ispirato al quadro dell’International Integrated Reporting Council (IIRC), riconosce l’agenzia. Tuttavia, il caso Gucci non può “che avere un forte impatto sull’analisi finale del [suo] rating”, conclude Standard Ethics.
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