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Pubblicato il
23 giu 2009
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Stabile il 2008 della moda junior, calo -0,1%
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23 giu 2009
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Firenze, 23 giu. (Apcom) - Il fatturato della moda junior italiana nel 2008 si mantiene sostanzialmente stabile: secondo i dati di Sistema moda Italia, resi noti alla vigilia di Pitti Immagine Bimbo a Firenze, con il -0,1% fatto registrare nei 12 mesi dell'anno passato il giro d'affari si conferma superiore agli oltre 2,6 miliardi di euro: si accentua, invece, la contrazione del valore della produzione realizzata in Italia (-2,7%), che passa a 1.260 milioni di euro.
"Le cause sono molteplici - si legge in una nota di Smi - dalla selezione delle imprese avvenuta negli scorsi anni, alle strategie di decentramento della produzione, alla razionalizzazione del ciclo scorte, alle politiche di approvvigionamento". Ma anche, afferma il centro studi, "la maggiore attenzione all'equilibrio qualità-prezzo e la maggior cautela negli acquisti", non solo italiani "ma anche nei principali mercati di sbocco, tradizionali o emergenti che siano".
Il risultato raggiunto consente al comparto di continuare a contribuire in maniera significativa al turnover 2008 del sistema Tessile-moda italiano: le vendite annuali di Junior apparel hanno infatti rappresentato, lo scorso anno, poco meno del 5% del fatturato complessivo della filiera, incidenza che sale all'8% considerando i soli comparti "a valle".
Le vendite estere segnano una crescita dello 0,8%: la loro incidenza sul fatturato complessivo si attesta ora al 30,1%. Nel caso delle importazioni, però, la moda Junior vede invece un incremento dei flussi in ingresso dall'estero (+3,7%), con un conseguente peggioramento del deficit commerciale del comparto, oggi pari a -756 milioni di euro.
Per quanto riguarda il solo abbigliamento per neonati, il 2008 si archivia con un calo del -13%, dovuto alla forte diminuzione dell'export verso il mercato russo (-21,7%); in aumento, invece, risulta l'export diretto ad Hong Kong (+15,4%), come le vendite complessive verso i mercati Ue (+2,3%). Anche sul fronte dell'import neonato si evidenzia una flessione (-1,4%): la Cina risulta essere il primo partner per l'approvvigionamento (44,9%, ma in calo del -3,2%), seguita dalla Francia, paese dal quale l'import (pari al 17,9% del totale) mostra una variazione del +8,2%.
Il mercato interno, pur mostrando una frenata analogamente a quanto sperimentato dagli altri indicatori, si mantiene in area positiva (+0,7%), a differenza della filiera Tessile-moda nel suo complesso. A livello demografico, del resto, dopo anni particolarmente critici, la fascia di popolazione residente d'interesse (0-14 anni) segnava un +0,5% a inizio 2008 rispetto all'anno precedente. Secondo la più recente nota emessa dall'Istat, nei primi 11 mesi del 2008 si sono avute 528.772 iscrizioni in anagrafe per nascita, con un incremento di 9.667 unità (+1,9%) rispetto allo stesso periodo del 2007.
I canali distributivi premiati dai consumatori risultano, in primis, le catene (+0,7%) che hanno raggiunto una copertura di mercato del 40,6%, staccando il dettaglio indipendente fermo a quota 25,9%. Cresce il sell-out intermediato dagli 'altri canali' (+12%), mentre, con riferimento ai prodotti di fascia medio-bassa e bassa, cala la Gdo (-2,6%) e cresce il segmento ambulanti (+6,8%).
Fonte: APCOM