Il patron del gruppo Christian Dior, Bernard Arnault, ha dichiarato giovedì 31 marzo che "niente è stato deciso" per ora, riguardo alla sostituzione di John Galliano nella direzione artistica della casa di moda Dior, aggiungendo che questa scelta richiederà diverso tempo.

Sfilata Christion Dior, autunno-inverno 2011/2012

Interrogato sul licenziamento dello stilista, accusato di aver pronunciato frasi razziste e antisemite, Bernard Arnault ha dichiarato a seguito dell'assemblea generale del gruppo di "stare lavorando alla questione".

"Come sapete, abbiamo dovuto separarci da John Galliano per delle ragioni deplorevoli. Ascolteremo vari candidati e prenderemo una decisione quando saremo fortemente convinti", ha aggiunto, senza fornire un calendario di questi colloqui.

"Non abbiamo ancora deciso nulla. Non penso che arriveremo a una scelta finale in tempi rapidi", ha detto il magnate. "Nel frattempo”, ha aggiunto Arnault, “saranno gli studios e gli ateliers della maison Dior, sotto la direzione del suo PDG Sidney Toledano, a produrre le prossime collezioni", ha spiegato il titolare del gruppo Christian Dior, che controlla il gigante mondiale del lusso LVMH e la maison Christian Dior Couture.

Sidney Toledano ha assicurato dal canto suo che il calendario di presentazione delle collezioni "sarà rispettato". Le sfilate di alta moda autunno-inverno 2011-12 saranno presentate dal 4 al 7 luglio prossimi a Parigi.

Al termine dell'ultima sfilata di prêt-à-porter firmata Galliano per Dior all'inizio di marzo, Sidney Toledano aveva preso la parola, fatto rarissimo, poco prima della presentazione della collezione per denunciare le parole "intollerabili" pronunciate dalla sua ex-star.

L'ex direttore artistico della griffe saprà il 12 maggio la data d'inizio del processo a suo carico per ingiurie e diffamazione a carattere antisemita; un processo che si terrà prima dell'estate o in autunno. John Galliano, che è stato sospeso e poi licenziato da Dior dopo questi episodi, rischia 6 mesi di prigione e 22.500 euro di multa.

Versione italiana di Gianluca Bolelli; fonte: AFP