Sonia Rykiel potrebbe essere liquidata
Secondo le informazioni del quotidiano francese Le Monde, solo un’offerta di acquisto per l’azienda Sonia Rykiel sarebbe stata vagliata dal tribunale del commercio di Parigi, in seguito al collocamento della società in amministrazione controllata lo scorso aprile. Depositata da Nicole Lévy e Julien Sedbon, famiglia del settore immobiliare, l’offerta prevedrebbe il mantenimento di 39 dei 133 dipendenti della maison di moda e punterebbe a rilanciare il marchio su Internet.

Una proposta alla quale, secondo Le Monde, i giudici dovrebbero opporsi. Prevista inizialmente per il 31 maggio, poi per il 12 giugno, la data ultima per deporre le offerte è stata infine posticipata al 18 luglio, a causa della mancanza di proposte soddisfacenti. La decisione finale del tribunale è stata mantenuta per il pomeriggio del 25 luglio.
Nel corso dei mesi, tra i potenziali acquirenti sono stati citati il gruppo Etam, che si sarebbe poi ritirato, ed Emmanuel Diemoz, ex manager di Balmain.
Nel 2012, la griffe basata dal 1968 a Saint-Germain-des-Prés era stata parzialmente ceduta al gruppo di Hong Kong First Heritage Brands (ex Fung Brands), divenuto poi azionista al 100% nel 2016.
Nel 2018, la maison di moda conosciuta per le sue maglie a righe multicolori ha registrato un giro d’affari di 35 milioni di euro e una perdita netta di 30 milioni di euro. Lo scorso marzo, Sonia Rykiel si è separata dalla sua direttrice artistica Julie de Libran.
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