Sonia Rykiel dovrebbe conoscere il suo nuovo proprietario prima di Natale
Il “feuilleton” Sonia Rykiel, dall’esito tragico, è stato uno dei fatti salienti per il mondo della moda nel 2019. Ma non è ancora concluso… Dopo le difficoltà incontrate nel salvare l’azienda, il proprietario First Heritage Brands aveva gettato la spugna a inizio anno, iniziando a cercare un acquirente per la maison, ma senza successo. Dopo la dichiarazione di liquidazione da parte del tribunale del commercio di Parigi lo scorso luglio, è giunto il momento dell'ultima parte della trama: le aste per i diritti del marchio Sonia Rykiel e per gli archivi della maison.

Le offerte sono state formulate presso i liquidatori dell’azienda ed esaminate da un giudice il 25 novembre, che si pronuncerà entro tre settimane, quindi circa a metà dicembre, tramite un’ordinanza.
Nessun dubbio che i candidati all’acquisizione di Sonia Rykiel (e del suo ricco patrimonio creativo, sviluppato dalla fondazione della maison nel 1968) siano stati numerosi, con progetti diversi e variegati. Rimane solo da sapere, proprio prima delle festività natalizie, chi avrà offerto di più e diventerà quindi il nuovo proprietario del marchio.
La città di Parigi si era espressa presso il Ministero della Cultura per contribuire a impedire la dispersione degli archivi della maison, con l’obiettivo di trovar loro una collocazione museale. Aspetto che sarà ugualmente deciso dal giudice a metà dicembre.
La liquidazione di Sonia Rykiel per mancanza di acquirenti della società, delle sue strutture e delle sue attività, ha causato il licenziamento di 131 dipendenti. Se i grandi gruppi francesi del lusso non si sono candidati per il rilancio dell’azienda la scorsa estate, cosa ne sarà del brand?
Nel 2012, la maison (a quel tempo ancora una delle poche indipendenti rimaste in Francia) aveva deciso di cedere l’80% del proprio capitale al fondo di investimento cinese Fung Brands, holding della famiglia Fung di Hong Kong. Il gruppo First Heritage Brands, nato in seguito alla scalata al 100% del capitale a inizio 2016, al quale si sono associati il manager Jean-Marc Loubier e il fondo di Singapore Temasek, ha acquisito anche il marchio belga di pelletteria di lusso Delvaux. Il gruppo avrebbe investito circa 200 milioni di euro nella maison Rykiel in sei anni, fino ai festeggiamenti per il suo 50esimo anniversario nel 2018.
Una prima ristrutturazione nel 2016, qualche mese dopo la morte dell’omonima fondatrice, aveva portato Sonia Rykiel a licenziare un quarto dei dipendenti. Sforzi infruttuosi, visto che nel 2018 il giro d’affari è sceso a 35 milioni di euro, circa due volte meno che nel 2012, con più di 30 milioni di perdite operative.
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