Pubblicato il
4 apr 2011
4 apr 2011
Società Italia alla Kiev Fashion Days per promuovere il fashion design ucraino in Italia
Pubblicato il
4 apr 2011
4 apr 2011
Si è conclusa il 27 marzo la Kiev Fashion Days, una tre giorni di presentazioni ed eventi che si rifà alle settimane della moda più prestigiose nel mondo. L’evento ha visto come protagonisti gli stilisti ucraini affermati e emergenti assieme ad alcuni nomi stranieri con l’obiettivo di farli interagire con il sistema moda internazionale.
Conferenza Stampa del 26 marzo (da sinistra a destra): Pavoncelli (Kabi srl),T Souchtcheva (Società Italia), M Shapovalova (Kiev F Week), Francesco Scognamiglio, A Varava (L'Officiel), G Dini (Kiev F Days) |
In calendario una serie di conferenze e workshop fra i quali la tavola rotonda organizzata sabato 26 marzo da Società Italia con la presenza del suo Amministratore Delegato, Tatiana Souchtcheva anche eclettica e dinamica organizzatrice del Festival della Moda Russa a Milano che nel 2011 giunge alla sua 5° Edizione.
"Come affermarsi sul mercato italiano. Possibilità di collaborazione tra designer ucraini e l’industria italiana della moda", questo il titolo dell’incontro a cui hanno preso parte anche Ana Varava, Presidente dell' Associazione dei giovani designer, Gela Todua, Presidente della Camera Nazionale della Moda Ucraina, Dietelmo Pavoncelli, titolare di Kabi società italiana produttrice di abbigliamento e licenziataria del marchio Francesco Scognamiglio, rappresentato appunto da Società Italia per il mercato russo e ucraino.
Il designer italiano ha aperto la kermesse la sera di venerdì 25 marzo come special guest e ambasciatore del Made in Italy presentando 25 modelli della collezione primavera estate 2011 in occasione del decimo anniversario del magazine L’Officiel-Ukrain.
Nel corso del Workshop di Società Italia si è parlato della filiera che fa grande il Made in Italy nel mondo e può diventare il valore aggiunto anche per le creazioni ucraine. “Il lusso passa attraverso un polo strategico: il mondo delle piccole e medie imprese produttrici operanti in Italia in conto terzi o con private label. Il virtuosismo produttivo italiano quindi può incontrare la fantasia sempre più effervescente dei design provenienti dall’ex Unione Sovietica”.
Il seminario di Tatiana Souchtcheva (Società Italia) |
Questo in sintesi l’intervento di Tatiana Souchtcheva, supportato dalla visione di un video che ha presentato l’attività del Progetto Modality, supportato da CNA Ferrara, ovvero una rete di imprese contoterziste del settore abbigliamento, tra loro complementari per un’offerta “chiavi in mano” nei confronti della committenza nazionale ed estera. Offrendo un servizio che inizia con la creazione del modello, passando per la prototipia, arrivando poi alla fase realizzativa.
L’obiettivo finale è di fornire risposte immediate alle richieste di realizzazione di prodotti di alto livello. In questo modo per le firme straniere è possibile apporre ai propri capi l’etichetta Made in Italy a garanzia di qualità e serietà dell’offerta.
Anna Varava ha fatto accenno alle nuove necessità legate al crescente sviluppo della moda Ucraina e dunque all’importanza di incontrare realtà europee di grande prestigio come quelle italiane, sia sotto l’aspetto produttivo, sia distributivo. Gela Todua ha fatto riferimento al Festival della Moda Russa organizzato a Milano da Società Italia e della collaborazione che hanno attivato con la Camera Nazionale della Moda Italiana a seguito del Festival per presentare i loro giovani designer in Italia.
Al termine si è svolto un dibattito che ha reso ancora più strategico per il futuro l’avvicinamento dei giovani talenti dell’est all’industria della moda italiana, per creare assieme nuove sinergie e avere sbocchi diversi come nuove sperimentazioni stilistiche e anche nuove etichette perfette per affrontare le nuove esigenze di paesi ad alto potere d’acquisto come la Russia.
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