Reuters API
Gianluca Bolelli
25 giu 2019
SMCP sta per acquistare De Fursac
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Gianluca Bolelli
25 giu 2019
Il gruppo francese di abbigliamento SMCP (Sandro, Maje, Claudie Pierlot) ha annunciato nella giornata di martedì di aver avviato trattative in esclusiva per comprare la casa di moda De Fursac, un’operazione che permetterebbe al gruppo di prêt-à-porter di rafforzarsi nel segmento del lusso “accessibile” per l’uomo.
La transazione, il cui importo non è stato specificato, copre il 100% del capitale di De Fursac, e avrebbe un effetto accrescitivo sull'utile netto per azione di SMCP a partire dal 2019 su un periodo di base di 12 mesi, ha precisato il gruppo in un comunicato.
Con una finalizzazione prevista prima della fine del terzo trimestre 2019, l’operazione sarebbe inoltre totalmente finanziata dal debito e il suo finanziamento è già pienamente attuato.
Fondato nel 1973 e “dotato di un forte DNA parigino”, il marchio De Fursac dispone di una rete di 54 negozi in location prestigiose di 29 città in Francia e Svizzera.
Nel 2018, il fatturato del gruppo De Fursac ha raggiunto i 41,4 milioni di euro, mostrando una crescita del 5,4% su base comparabile e un margine di Ebitda superiore a quello di SMCP.
“Conosciuto per il suo know-how nella sartorialità con un'immagine chiara e senza tempo, De Fursac sviluppa da alcuni anni con successo anche una proposta urban-casual”, ha sottolineato SMCP nel comunicato diramato.
“Costantemente classificato tra i primi tre marchi di lusso accessibile per gli uomini nei grandi magazzini francesi, De Fursac beneficia già di un forte interesse da parte dei clienti stranieri, in particolare cinesi”, ha aggiunto il gruppo transalpino.
Acquistando De Fursac, SMCP completa la propria offerta e mette nel mirino dei nuovi clienti dopo essersi già sviluppato sul mercato del lusso “accessibile” per uomo con il brand Sandro Homme.
SMCP sottolinea che il lusso “accessibile” per uomo rappresenta un mercato di vasta portata, da 21 miliardi di euro l’anno, e che dovrebbe continuare a crescere del 4,4% all’anno nei prossimi cinque anni.
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