1 giu 2020
Skinlabo: nuovi round di finanziamento e sbarco in Francia
1 giu 2020
Continua inarrestabile la crescita di Skinlabo, il primo digital brand italiano della cosmetica, fondato a Torino alla fine del 2016 da un gruppo di imprenditori e venture capitalist, che nei mesi di lockdown a causa del coronavirus non solo non ha subito contraccolpi negativi, ma ha addirittura incrementato la propria base clienti.

“Sin dall’inizio abbiamo sempre attuato sofisticate iniziative di digital marketing che ci consentono di attrarre costantemente nuovi clienti e strategie di CRM che ci permettono di mantenerli nel tempo; il 5% della nostra customer base, infatti, fa acquisti ogni mese”, ha spiegato a FashionNetwork.com Angelo Muratore, co-fondatore, Presidente e AD di Skinlabo. “La cosmetica online conta oltre 6 milioni di clienti; durante il lockdown le grandi catene retail hanno chiuso e molti di quelli che normalmente comprano in negozio hanno iniziato a fare acquisti online, quindi il mercato potenziale si è quasi raddoppiato. Questo ci ha consentito di passare dai 300mila euro di vendite al mese dell’ultimo trimestre 2019, a 550mila euro mensili”.
Tra gli asset principali su cui si basa il successo di Skinlabo, secondo Muratore, l’ottimo rapporto qualità/prezzo e i servizi di consulenza: “Se il mercato tradizionale della cosmetica è stabile, quello online cresce tra il 10% e il 30%, a seconda del Paese. In questo contesto, noi offriamo la qualità più alta al prezzo più accessibile, grazie al fatto di non avere intermediari e di vendere direttamente al consumatore finale; la nostra è una cosmetica clean, con principi attivi purissimi e prodotti naturali. Inoltre, garantiamo ai nostri clienti un servizio di consulenza online con personale esperto, in grado di consigliare le soluzioni migliori in base alle differenti esigenze”.
Tale strategia ha portato Skinlabo a conquistare, in soli tre anni, 250mila clienti nei tre mercati in cui è presente oggi: Italia (circa 60% del fatturato), Spagna (30%) e Germania, in cui il brand è arrivato lo scorso gennaio e che già rappresenta il 10% delle vendite.

“Ogni mese registriamo 10mila clienti in più; a breve faremo il nostro ingresso anche in Francia, per poi proseguire con Regno Unito, Nord Europa e Olanda”, prosegue Muratore. “Abbiamo chiuso il 2019 a 2 milioni di euro, per il 2020 prevediamo di arrivare a quota 6 milioni. Gli obiettivi per il 2023 sono 35 milioni di fatturato, oltre 2 milioni di clienti e la presenza in 7 mercati europei”.
Per sostenere tale crescita impetuosa, la società continua a portare a termine nuovi round di investimento, come quello da 1,7 milioni di euro chiuso lo scorso aprile, che ha visto l’ingresso della società di nuovi investitori, tra cui LUISS Alumni 4 Growth, l’investment club dell’Università promossa da Confindustria, e Maire Investments, l’investment company del family office della famiglia Di Amato.
“Entro fine anno chiuderemo un altro round da oltre 2 milioni, mentre per il 2021 ne è previsto uno da 5 milioni”, conclude Muratore. “I nuovi fondi verranno utilizzati per il progetto di internazionalizzazione, per nuove assunzioni, investimenti in IT e ricerca e sviluppo prodotto e per il potenziamento dell’attività di marketing communication”.
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