Skidress, storico brand francese di skiwear, cerca di farsi un nome all'estero
Il marchio francese di abbigliamento per lo sci, fondato nel 1930 da Charles Muller e Charles Diebold, quest'ultimo creatore anche del comprensorio sciistico della Val d'Isère, rilancia lo sviluppo della propria offerta e rete distributiva, dopo due anni segnati dalla pandemia e dalla chiusura degli impianti sciistici.

Originario di Strasburgo, il marchio aveva conosciuto una forte ascesa grazie ai Giochi Olimpici del 1948, durante i quali lo sciatore alpino Henri Oreiller fu incoronato campione olimpico di discesa, indossando Skidress. Dopo questo evento, il marchio divenne molto trendy e conobbe il suo picco di successo negli anni '70, prima di chiudere l’attività nel 1980.
Solo nel 2012 Bruno Martinier, fondatore dell'azienda 19cent48 e oggi direttore dell'etichetta, è riuscito a risvegliare il marchio dopo trent'anni di inattività. L'obiettivo: portare eleganza nell'abbigliamento da sci utilizzando prodotti specifici per la pratica di questo sport che possono essere indossati anche in città, grazie a uno stile che unisce chic e tecnicità.
Così l’imprenditore ha costruito un'offerta di skiwear e sportswear da indossare nel dopo sci o quotidianamente, che spazia dal ready-to-wear per uomo e donna agli accessori, a prezzi che oscillano tra i 25 euro per uno scaldacollo e i 299 euro per un giubbotto. Il tutto distribuito in 140 punti vendita nel mondo, di cui circa 40 all'estero.
E nonostante due anni offuscati dalla pandemia e dalla chiusura degli impianti sciistici, Skidress sta lavorando per rafforzare la propria rete distributiva in Francia e all'estero, con l'aiuto di diversi agenti di vendita dislocati in Spagna, Svizzera, Giappone, Corea del Sud, e anche in Italia, Paese in cui il marchio è approdato in 14 punti vendita in un anno.
Un progetto di sviluppo che inserisce anche nella propria offerta, in particolare avviando una prima collaborazione con l'artista di Lione Nicolas Perrot, che lo scorso ottobre ha firmato un modello esclusivo di t-shirt, con l'obiettivo di portare una dimensione pop art e street art nelle collezioni del marchio. Una partnership, volta a ringiovanire l'immagine dell'etichetta e raggiungere un nuovo pubblico, che non sarà l'ultima, secondo Bruno Martinier, il quale a lungo termine spera di collaborare con altri grandi marchi.
Sempre nell'ambito dell'ampliamento della propria offerta, l’etichetta transalpina, che dovrebbe raggiungere una crescita dal 12 al 15% a fine esercizio (Skidress non ha voluto comunicare il proprio fatturato, ndr.), prevede anche di svelare 40 nuovi modelli e colori il prossimo anno, in occasione del lancio della sua collezione Autunno-Inverno 2022/23.
Copyright © 2023 FashionNetwork.com Tutti i diritti riservati.