19 gen 2020
Simonetta rivede il suo stile e pensa a nuove licenze
19 gen 2020
Simonetta non si ferma mai, è il caso di dirlo. Dopo aver messo a segno in meno di due anni una serie di nuove licenze di tutto rispetto (Balmain, Fay, Brunello Cucinelli e quella recentissima con Elie Saab), lo specialista marchigiano del childrenswear sta già pensando a nuovi accordi, ma anche a rinnovare lo stile del brand di proprietà.

“Vogliamo diventare il partner di riferimento per le griffe internazionali che vogliano lanciare un kidswear di lusso. Abbiamo messo a punto una piattaforma modulabile che si adatta alle diverse esigenze, partendo dalla pura consulenza sullo sviluppo prodotto, fino alla produzione e alla distribuzione worldwide”, ha spiegato a FashionNetwork.com Niccolò Matteo Monicelli, AD di Simonetta, in occasione di Pitti Bimbo 90. “Noi produciamo abbigliamento, ma grazie alla nostra rete di partner siamo in grado di garantire un coordinamento stilistico anche per gli accessori e le calzature; per quest’ultime, ad esempio, lavoriamo con lo specialista del settore Rossi e Galié, basato come noi nelle Marche. Vogliamo crescere anche come squadra e quindi inseriremo in azienda una figura di coordinamento dello stile anche per accessori e scarpe, accanto a quella già esistente per l’abbigliamento”.
Il modello produttivo di Simonetta si basa principalmente su una filiera corta, e quindi controllata, composta da un network di laboratori italiani; per i tessuti la società collabora, come prevedibile, con la brianzola Isa Seta (parte del gruppo tessile Carisma), che ha rilevato Simonetta nel 2017. “Abbiamo poi dei partner anche all’estero, a seconda delle diverse competenze, in Portogallo, in Turchia e in Albania, dove ci sono ottime ricamatrici”, precisa Monicelli.

E questo modello sembra dar ragione all’azienda, visto che le varie licenze stanno performando molto bene: “Per Fay abbiamo realizzato una collezione davvero bella, così come per Pucci; anche Cucinelli, per cui produciamo una collezione enorme di 520 referenze, e Balmain stanno andando benissimo”, dichiara soddisfatto l’AD. “Dopo l’accordo con Elie Saab, appena annunciato, stiamo già pensando a una nuova licenza per il 2020; mi piacerebbe un marchio francese di portata internazionale”.
Se il mondo delle licenze sembra avere un futuro roseo davanti a sé, Monicelli ammette che il brand di proprietà Simonetta sta riscontrando qualche difficoltà: “Dobbiamo rinnovare il nostro stile, oggi le bambine di 11 o 12 anni vogliono già vestirsi come la mamma. Stiamo pensando a un riposizionamento per Simonetta, con la PE 2021 ci saranno delle sorprese”.

Nel frattempo, l’azienda sta portando a termine la riorganizzazione interna avviata in seguito all’acquisizione. Nel 2019 sono state inserite 28 nuove risorse, tra cui il nuovo Direttore Commerciale Italia ed estero per le licenze, Nicola Fusillo, per un totale che oggi supera le 120 persone, e altri 10 inserimenti sono previsti per quest’anno. “Stiamo ristrutturando un’area dell’azienda che non era utilizzata e amplieremo la sede di Jesi con circa 2.000 metri quadrati in più di uffici, tra cui un nuovo reparto modelleria e CAD, uno showroom e uno studio per shooting fotografici”, spiega l’AD.
Dal punto di vista distributivo, Simonetta, che realizza il 60% del proprio giro d’affari relativo alle licenze all’estero, ha recentemente riaperto il mercato statunitense e siglato una nuova partnership con un distributore in Russia. I principali mercati esteri per l’azienda sono il Regno Unito e il Medio Oriente.

“Sul fronte retail, abbiamo appena rinnovato lo store Simonetta di via Manzoni a Milano, che sta andando molto bene; abbiamo un outlet a Serravalle, che a breve avrà anche le proposte Balmain e Fay, oltre all’outlet aziendale a Jesi, dove accogliamo anche clienti che arrivano da Milano o addirittura dalla Russia”, conclude Monicelli. “Inoltre, il nostro gruppo possiede Unionmoda, il più grande outlet marchigiano, con cui abbiamo forti sinergie distributive. La nostra priorità, comunque, non è il retail, ma metterci a disposizione dei brand di lusso per le loro collezioni bimbi”.
Simonetta, che ha chiuso il 2019 con un fatturato di 27 milioni di euro, in aumento del 28,6% sul 2018, prevede di superare la soglia dei 30 milioni quest’anno, arrivando forse a 35 milioni di euro. Dopo alcuni anni di forti investimenti, inoltre, la società è tornata ad avere una profittabilità in crescita.
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