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Adnkronos
Pubblicato il
7 mar 2012
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Simbolo più che accessorio, Elisabetta II ha indossato più di 5mila cappelli diversi

Di
Adnkronos
Pubblicato il
7 mar 2012

Il tè, gli amati corgi, i cavalli naturalmente, ma soprattutto i cappelli, croce e delizia di ogni monarchia che si rispetti. Must regale, il cappello, imprenscindibile da ogni abito per la regina Elisabetta d'Inghilterra. Impossibile restarne senza. Come le broche di diamanti, i collier e gli orecchini di perle. Sempre in tinta, sempre in tono con cappottini e soprabiti, mai con i tailleur, troppo borghesi. Sembra che dal giorno della sua incoronazione, come ricorda il settimanale francese 'Point de vue', Elisabetta II ne abbia indossati oltre 5mila. Tutti diversi l'uno dall'altro. ''Ne esistono circa 500 modelli - ricorda ancora il settimanale francese- Accessorio reale e regale, il cappello, sui quali puntano i più accaniti bookmakers''.


La regina Elisabetta II d'Inghilterra - Foto Adnkronos

Secondo Robert Lacey, uno dei biografi di sua maestà, ''il cappello in fondo si porta al posto della corona. Un simbolo, dunque, non un semplice accessorio, che permette tra l'altro di scorgere la sovrana tra la folla''. Anche Louise Salvail, celebre modista originaria di Montreal, non ha dubbi: ''Il suo guardaroba è assolutamente classico, ma sono convinta che la regina sfoghi la sua vena di follia proprio nei cappelli''. ''Uno stile atemporale, quello dei cappelli di sua maestà la regina Elisabetta II - aggiunge Stephen Bailey- diventati nel corso degli anni veri e propri oggetti di design''.

Nel corso del lungo regno di Elisabetta II numerosi gli stilisti e le modiste che si sono avvicendati a Buckingham Palace. Gli inizi con Aage Thaarup, di origine danese, il suo atelier su Kings Road, aveva già lavorato per la 'queen Mum'. Vere e proprie opere d'arte i suo cappelli scolpiti come turbanti. Dopo gli anni '60 sarà la volta della francese Simone Mirman, allieva di Elsa Schiaparelli, più eccentrica, più rivoluzionaria. In una intervista a 'Point de vue' rivela Simone Mirman: ''Le regina Elisabetta è sempre stata una donna molto semplice, sceglieva solo quello che le piaceva e che le stava alla perfezione. ''Eravamo all'unisono, sulla stessa lunghezza d'onda, ma non avrei mai influenzato i suoi gusti''. E aggiunge ancora nella breve intervista: ''Quando eravamo insieme spesso si allontanava, all'improvviso, per andare a vedere, in televisione, i suoi cavalli che correvano''.

Nel 1990 Simone Mirman lascia l'azienda e si ritira nel sud-est del'Inghilterra passando il testimone a Philip Somerville, un neo-zelandese, formatosi chez Harrod's con atelier a Bond Street e nel sofisticato quartiere di Marylebone. ''Come nessun altro - scrive 'Point de vue'- Philip Somerville ha riscritto il tema del cappello 'elisabettiano', ne ha disvelato i segreti. Il cappello non deve nascondere il viso alla regina d'Inghilterra, non deve essere né troppo piccolo, né troppo grande per permettere a sua maestà di entrare e uscire dalla Rolls lasciando sempre intravedere i boccoli bianchi''. Un vezzo, un guizzo all'alba del suo 60esimo anno di regno.

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