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ShowroomPrivé non raggiungerà la redditività nel secondo semestre 2019
Il portale francese di vendite online ShowroomPrivé ha dichiarato di aver ottenuto un significativo miglioramento dell’EBITDA nel secondo semestre, grazie a misure di razionalizzazione e ottimizzazione dei costi. Ma l’azienda basata a la Plaine Saint-Denis ha anche precisato che non raggiungerà la redditività prevista per il periodo, a causa di un contesto economico e sociale difficile.
Showroomprivé si aspetta un calo del giro d’affari più importante rispetto a quanto anticipato. “Il quarto trimestre, determinante per le performance del gruppo, si sta svolgendo in una congiuntura economica e in un contesto sociale sfavorevole”, ha spiegato la società. “Inoltre, le decisioni strategiche prese per migliorare la redditività a medio termine (maggiore selettività, razionalizzazione delle attività a livello internazionale, ottimizzazione degli investimenti in marketing, ecc.) hanno un impatto sfavorevole sull’attività commerciale”.
Impegnata nel suo piano “Performance 2018-2020”, la società ha registrato nel terzo trimestre un calo di fatturato del -8,6%, dopo una flessione del -4,3% nel primo semestre. Come previsto, l’EBITDA era sceso di 23,2 milioni di euro. ShowroomPrivé stima che il calo dell’EBITDA sarà minore nel trimestre in corso, grazie agli effetti positivi del controllo delle spese, della razionalizzazione delle funzioni di supporto e dell’ottimizzazione della logistica.
Nel secondo semestre, ShowroomPrivé ha provato la strada delle collaborazioni con marchi partner, proponendo ad esempio dal 6 al 16 novembre scorsi una collezione esclusiva realizzata da Maison Lejaby. “Si tratta di un approccio nuovo per noi. In caso di successo, cercheremo di declinarlo e di portare avanti collaborazioni simili con altri brand di moda”, ci ha spiegato il Direttore Marketing del sito, Aurélie Bouvart.
I risultati annuali dell’esercizio 2019 saranno pubblicati a metà marzo 2020. Nel 2018 ShowroomPrivé ha conosciuto una progressione del 2,6% del giro d’affari, arrivato a 672,2 milioni di euro. La perdita netta è salita però da 4,4 a 5,2 milioni di euro, soprattutto a causa della riorganizzazione dell’azienda.
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