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27 mar 2012
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Shopping turistico: fatturato in aumento del 26% nel 2011

Pubblicato il
27 mar 2012


Dopo un'annata 2010 eccezionale malgrado la crisi, gli acquisti sgravati dalle tasse effettuati dai turisti in Francia si sono ancora incrementati l’anno scorso. Se il paniere medio cresce solo del 5%, il numero delle transazioni è però aumentato del 20%, portando a un incremento del 26% del giro d'affari.

Una progressione ben al di sopra di quella riscontrata nel 2010 dallo studio Global Blue, che analizza ogni anno l'evoluzione del settore. In cinque anni, il profilo dei turisti appassionati di shopping è notevolmente cambiato. Condiviso fra giapponesi e americani un quinquennio fa, il fatturato è oggi ampiamente dominato dai visitatori cinesi. Questi ultimi pesano per il 26% sul totale del dato, davanti al 21% dell'area asiatica, Giappone e Cina esclusi. Seguono la Russia, il Giappone e gli Stati Uniti.

Tra le sorprese di quest'anno 2011, il fatturato generato dagli acquisti di turisti giapponesi non è calato. A dispetto delle previsioni, il dato è andato perfino su di un +15%. Dal canto loro, i Paesi del BRIC (Brasile, Russia, India e Cina) pesano ad oggi per il 41% sul fatturato, contro il 20% di cinque anni fa. Da parte della Russia, il fenomeno dovrebbe essere accentuato da una modificazione legislativa: le importazioni di beni dovranno essere dichiarate a partire da 10.000 euro, contro i 1.500 precedenti.

Parigi concentra da sola il 76% degli acquisti detassati di Francia. La Rive Droite rappresenta il 95% del fatturato della capitale, con una prevalenza di clienti cinesi. Un luogo un tempo “terreno di caccia” per americani e giapponesi, che oggi invece preferiscono la Rive Gauche, come del resto i brasiliani. Ma l’Ile-de-France (non Parigi) riesce ancora a fare bene: in cinque anni, la sua quota nel fatturato è passata dal 7 al 10%. Una progressione attribuita al La Vallée Village di Marne-la-Vallée, centro subito notato dai turisti amanti dello shopping. Con il 7% del fatturato nazionale, la Riviera conosce anch'essa un'evoluzione nell'origine nazionale dei turisti: se rimane costante la presenza di vaste schiere di turisti russi, la percentuale di turisti cinesi supera attualmente quella degli americani.

"Siamo ottimisti per il 2012, dopo una crescita del 26% in gennaio e febbraio", spiega Eric Noyal, country manager di Global Blue. Ma "non bisogna tuttavia aspettarsi delle crescite sempre così importanti", avverte il professionista. Comunque, sempre per Global Blue, la futura fonte di crescita potrebbe benissimo essere rappresentata dalle nazioni del così definito CIVETS (Colombia, Indonesia, Vietnam, Egitto, Turchia e Sudafrica), che attualmente si stanno preparando a fare il loro ingresso nella "top 20 delle nazionalità che fanno della Francia la loro meta per lo shopping".

Matthieu Guinebault (Versione italiana di Gianluca Bolelli)

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