Shanghai: i saloni Chic e Intertextile non si terranno ad aprile
I grandi saloni cinesi Chic e Intertextile si sarebbero dovuti tenere a Shanghai dal 14 al 16 aprile. Ma a fronte dei vincoli sanitari causati dal riacutizzarsi dell'epidemia, gli organizzatori hanno annunciato il rinvio di queste edizioni e, nel caso di Chic, anche lo spostamento in un’altra location.
Chic si terrà infatti dal 20 al 22 maggio, spostandosi per l'occasione a circa 300 chilometri a ovest, presso il Nanjing International Expo Center, all’interno dei padiglioni 4, 5 e 6 della vasta area espositiva. I suoi organizzatori, CCPIT-Tex (sottocomitato cinese per le industrie tessili) e China World Trade Center, annunciano una proposta che include marchi e produttori di moda donna, uomo e bambino, dall'abbigliamento formale allo streetwear, dal denim alle scarpe, passando per borse e accessori.
“La provincia del Jiangsu, con la sua capitale Nanjing, comprende molti poli della moda”, spiegano gli organizzatori. "Come il Changshu Garment Industrial Cluster per i capi in pelle, i piumini, abbigliamento maschile e femminile, o il Suzhou Garment Industrial Cluster e il Xinqiao Knitwear Industrial Cluster a Jiangyin. La stessa Nanjing è nota per la sua industria di moda donna".
Da parte loro, Intertextile e Yarn Expo annunciano che le loro edizioni primaverili si fonderanno con quelle autunnali, previste dal 29 al 31 agosto. L’appuntamento sarà presso il National Exhibition and Convention Center di Shanghai, dove si svolgerà contemporaneamente la fiera Intertextile Home Textile.
"Questa decisione è necessaria per ridurre il rischio di trasmissione e per garantire il benessere di tutti i nostri partecipanti", ha dichiarato il Direttore Generale di Messe Frankfurt Hong Kong, che co-organizza Intertextile. "Rimarremo in stretta comunicazione con tutte le parti coinvolte e non vediamo l'ora di fornire una piattaforma di approvvigionamento efficace per l'industria tessile quando sarà possibile farlo in totale sicurezza".
Chic, Intertextile, PH Value (maglieria) e Yarn Expo (filati e fibre) dovevano inizialmente tenersi a marzo. Un primo rinvio a metà aprile era stato annunciato nei primi giorni del 2022, di fronte alla diffusione della variante Omicron e alle conseguenze della politica “Zero Covid” decisa da Pechino. Una politica che preoccupa i produttori tessili, in un momento in cui vaste porzioni di province chiave dell'abbigliamento cinese sono di nuovo in fase di lockdown.
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