Shang Xia: un debutto ibrido di successo a Parigi
Andiamo a scoprire il più grande debutto della stagione parigina di settembre-ottobre 2021 in un frizzante lunedì, quando Yang Li ha presentato la sua prima collezione per il marchio di lusso cinese Shang Xia, una miscela ibrida, intelligente, accattivante, e ricca di coloratissime cromie, tra oriente e occidente.

Questa collezione Primavera-Estate 2022 è stata anche la prima da quando Exor, il veicolo d’investimento della famiglia Agnelli, proprietaria di marchi automobilistici come Fiat, Alfa Romeo e Ferrari, ha acquisito il controllo di Shang Xia da Hermès lo scorso dicembre, in un’operazione da 80 milioni di euro.
Alla fine quello che contava, e che conta sempre, erano i vestiti, e da tale punto di vista questa collezione è stata un successo indiscusso. Nato a Pechino, ma cresciuto in Australia, Yang Li si è preso molti rischi, giocando con ricche tonalità luminose di rosa shocking, arancione tramonto o blu Yves Klein.
Ha cucito con precisione - splendidamente nel caso di una redingote doppiopetto argento in pelle di cavallino, col colletto consumato. E ha avuto il coraggio di tagliare con grande volume, inviando in passerella vari cappotti con il davanti piatto; e poi piumini svasati e un fantastico blazer in feltro color avena opaco con enormi maniche a forma di zampe di montone in un luminoso color lime. Che probabilmente non avrebbe dovuto funzionare, e invece funzionava.
“Volevo un ponte tra est e ovest. E tra l'arena digitale e l'arena fisica; moderno e tradizionale. Definisco Shang Xia come un portale tra questi due estremi. Una piattaforma che fa circolare i contrasti”, ha affermato il gentiluomo Yang, finalista del Premio LVMH nel 2014.
Creazioni indossate da un cast ben scelto, forse un po’ rovinato dal fatto che dopo quattro settimane di sfilate, molti di loro sembravano zoppicare stanchi, ormai in vista del traguardo. Martedì si conclude la Paris Fashion Week, che farà calare il sipario sulla stagione internazionale.

Quasi magicamente, Li ha anche immaginato una nuova grande linea di calzature: brothel creepers in pelle verniciata bianca; sandali con plateau trasparenti; stivaletti tagliati in punta. Colpisce anche la borsa “Absolute Triangle”, realizzata con una serie di tagli precisissimi, un riferimento a come la cultura cinese definisca l'assoluta purezza usando la forma.
“Combinare artigianato e innovazione è essenziale, ed è anche molto cinese. Quello che voglio fare è dire che la Cina non è solo un mercato. È anche una forza creativa. E oggi è il primo giorno di quella storia. È una missione così bella da intraprendere, che era il sogno del mio marchio. È per questo che sono nella moda”, ha detto Yang Li, che ha confermato di aver messo “a riposo” la sua casa di moda per dirigere Shang Xia.
Il designer continuerà a vivere principalmente a Londra, facendo regolarmente il pendolare con la nuova sede di Shang Xia in rue du Vertbois, nel III arrondissement di Parigi.
“Parigi è il vero centro della moda. E Shang Xia dovrebbe essere un marchio di lusso cinese, quindi questo è il palcoscenico giusto per il marchio”, ha sottolineato.
C'era un grande senso di aspettativa prima dello show. I giornalisti si sono messi in fila per avere alcune dichiarazioni da John Elkann, il capo del clan Agnelli e CEO di Exor, che quest'estate ha supervisionato anche il lancio della moda Ferrari.
Mentre Pierre Alexis Dumas, il direttore artistico di Hermès, si è gentilmente presentato per fare un saluto alla passerella circolare dell'Espace Commines, famoso spazio espositivo che ha accolto grandi come Helmut Lang e Paco Rabanne.

“Spero che vi siate sentiti sorpresi dopo questa sfilata come dopo aver visto quella di Ferrari”, ha ridacchiato Elkann con gli occhi scintillanti, riferendosi allo shock che tutti hanno avuto quando lo stilista della Ferrari, Rocco Iannone, ha presentato una collezione di active sportswear high-tech per la Ferrari e non una qualche versione rinnovata del classico guardaroba da gentiluomo italiano di Gianni Agnelli.
Uno dei grandi misteri della moda è che vent’anni dopo che l'assistente di ricerca Roopa Purushothaman ha coniato il termine BRIC (Brasile, Russia, India e Cina), non è mai emerso uno stilista di spicco da nessuna di queste quattro grandi nazioni. La ricerca del Santo Graal per un maestro della moda che viva nell’area BRIC potrebbe benissimo essere terminata oggi, dopo che Yang Li ha segnato questo bellissimo gol a Parigi.
E c’è da aspettarsi ancora di più nel cantiere creativo di Shang Xia.
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