21 giu 2013
Sfilate Uomo : Milano vuole tornare a brillare
21 giu 2013
Milano vuole riposizionarsi come una piazza fondamentale nel panorama mondiale della moda. Questo il nuovo credo delle istituzioni italiane del fashion. La Camera della Moda, la cui direzione è stata rinnovata recentemente, ha promesso cambiamenti radicali. Ma bisognerà probabilmente aspettare settembre per cominciare a vedere i primi risultati di questa rivoluzione annunciata. La fashion week dedicata alle collezioni maschili per la primavera/estate 2014, che inizia sabato 22 giugno fino al 25, sembra iscriversi per ora sotto il segno della transizione più che del rinnovo, sempre accompagnata da inevitabili polemiche.

Il calendario di Milano Moda Uomo è stato finalizzato in effetti all’ultimo minuto. Conta 37 sfilate e 42 presentazioni e si distingue per l’assenza di qualche grande nome. A cominciare da Burberry Prorsum, che abbandona definitivamente le passerelle milanesi da questa stagione per trasferirsi a Londra. È sparito dal programma anche il marchio Enrico Coveri, mentre Moschino ha scelto di organizzare una sfilata-evento il 15 giugno a Shanghai e Roberto Cavalli preferisce concentrarsi su una presentazione ad inviti come lo scorso gennaio.
Non sono più presenti in calendario neanche Dolce&Gabbana. Sfileranno fuori calendario, sempre nell’ex cinema Metropol, sabato 22 giugno alle 14.… proprio durante il primo «welcome brunch» organizzato dalla Camera della Moda per la stampa internazionale.
I due stilisti hanno deciso di ritirarsi in seguito alla polemica sollevata dal patron di Prada, Patrizio Bertelli. Appena nominato vicepresidente esecutivo della Camera Nazionale della Moda Italiana aveva dichiarato che le griffe non iscritte alla CNMI dovevano essere escluse dal calendario delle sfilate. "Quella di Dolce&Gabbana è una scelta aziendale che rispettiamo", ha dichiarato recentemente il presidente di CNMI Mario Boselli, cercando di calmare le acque.
Neanche Giorgio Armani è iscritto alla Camera della Moda, ma è presente nel calendario: sfilerà il 24 giugno con Emporio Armani e il 25 con Giorgio Armani. In un primo momento lo stilista ha replicato che accetterebbe di aderire a CNMI unicamente qualora tutte le griffe che sfilano oggi all’estero tornassero a Milano. Ha saputo poi farsi perdonare mettendo a disposizione il suo spazio di Via Bergognone ad un giovane designer emergente. Andrea Pompilio, che debutta questa stagione sulle passerelle milanesi, sarà il primo a beneficiare di questa opportunità, sfilando al Teatro Armani sabato 22 giugno.

Tra i nuovi nomi da scoprire durante questa fashion week: la griffe del creatore svizzero-tedesco Philipp Plein, in piena espansione internazionale, e il cinese Ji Wenbo. Quest’ultimo aveva già sfilato a Milano nel 2007 per il marchio Lilang. Domenica 23 giugno alle ore 20 debutterà in Europa sulle passerelle milanesi con la propria etichetta Jiwenbo.
L’altro grande momento molto atteso è la sfilata/evento organizzata da Ermenegildo Zegna, sabato 22 giugno alle ore 10.30 nel padiglione dell’ex fiera in Piazza VI Febbraio. La maison svelerà per l’occasione la prima collezione Zegna Couture firmata da Stefano Pilati. L’ex direttore artistico di Yves Saint Laurent è stato reclutato dal gruppo tessile per rilanciare il marchio di maglia per donna Agnona, ma anche per disegnare la linea più alta del gruppo.
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