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Adnkronos
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27 set 2009
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Sfilate milanesi: torna la speranza di una ripresa vicina

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Adnkronos
Pubblicato il
27 set 2009

Milano, 25 set. - (Adnkronos) - Torna la moda femminile a Milano, con il suo carico di proposte per la prossima primavera/estate e con tante aspettative che, in particolare in questa stagione, porta con sé anche la speranza e la sfida di rilanciare non solo nuovi trend, ma anche i consumi e dunque premere sull'acceleratore della ripresa.

Dolce&Gabbana, Fendi
Dolce&Gabbana P/E 2010

Un motore, quello del fashion, sul quale puntano ovviamente le aziende di produzione, ma anche le istituzioni milanesi. Tra quanti sono disposti a scommettere sul settore, anche l'assessore l'assessore alla Moda, design ed eventi del Comune meneghino, Giovanni Terzi: "La creativita' -spiega- rappresenta il 50% del nostro Pil e, a sua volta, la moda ne copre il 21%".

"Significa, cioè - chiarisce - che per ogni 5 euro, 1 viene da questo settore. Questa forza arriva dall'impegno e dalla passione che tutti gli operatori mettono nel proprio lavoro dalla volonta' di privati e istituzioni di fare sistema. Grazie quindi alla Camera Nazionale della Moda, alle Fondazioni, e agli stilisti stessi. Per credere nell'eccellenza di questo settore e, soprattutto, per aver riconosciuto in Milano la vera capitale delle passerelle".

''Non solo. Molti stilisti -insiste Terzi- hanno creduto nella nostra città sotto altri punti di vista, confermandone il ruolo da protagonista nel panorama internazionale. Basti pensare ad Armani, impegnato anche nello sport, a Dolce&Gabbana con la splendida mostra ospitata nei mesi scorsi a Palazzo della Ragione, alla Fondazione Trussardi rinomata nel mondo dell'arte, alla Fondazione Krizia, a quella di Prada". "Non da ultimo -ricorda- il progetto nato insieme a Ennio Capasa di Costume National che domani portera' in piazza del Duomo, per la prima volta, una sfilata-evento per tutti''.

Insomma, dopo New York e Londra, tocca a Milano accogliere le grandi griffe del pret-a-porter, con tutto ciò che puntualmente ne consegue in termini i organizzazione, logistica e gestione di una città che, per oltre una settimana, sara' affollata di eventi, sfilate e presentazioni.

Dolce&Gabbana, Fendi
Fendi P/E 2010

Saranno di scena 182 collezioni, 97 sfilate, 78 presentazioni statiche, oltre a un discreto numero di incontri su appuntamento. Tra gli eventi più attesi di oggi, sicuramente la sfilata Prada. La maison inaugurera' anche una nuova boutique in corso Venezia, che si preannuncia spettacolare. Qui, infatti, verranno esposti i capi 'storici' che si potranno personalizzare. Ma non sara' il solo opening, a testimoniare la voglia delle case di moda di non rassegnarsi alle difficolta' attuali del mercato.

Gà' Missoni ha aperto, sempre in corso Venezia, uno spazio di 200 metri quadrati. E poi Van Cleef and Arples, in via Verri. Insomma, un rilancio a pieno titolo del Quadrilatero. Tra i big in campo oggi Versace, Blumarine, Ermanno Scervino, Alberta Ferretti, Gianfranco Ferré e Jil Sander. Ultima data in calendario il 30 settembre, con una serie di iniziative che la dicono lunga sulla volontà di rilancio del sistema. Di scena, infatti, Pakistan, Colombia, Russia, India, nazioni rappresentate sulle passerelle da giovani stilisti esordienti, una moda globale che punta su originalità e innovazione attingendo anche a patrimoni culturali lontani.

Ma c'è spazio anche per la solidarietà con aste di ebneficenza che il Comune, in collaborazione con la Camera di Commercio e le principali sigle sindacali, promuove per finanziare progetti destinati a valorizzare il tessuto produttivo e a riattivare l'economia delle zone colpite dal sisma in Abruzzo. Sulla stessa lunghezza d'onda anche il direttore generale Giovanni Mantovani, che ha ribadito l'impegno di Veronafiere a fianco dei distretti marmiferi e dell'intero comparto: ''La pietra e' un patrimonio nazionale'', ha sottolineato, ''che rientra nel meglio del made in Italy, come la moda, l'alimentare e il design.

Proprio dal design, con la presenza di migliaia di architetti, progettisti e tecnici da tutto il mondo, Marmomacc vuole partire per dare un segnale di fiducia, dimostrando che la cultura e le diverse iniziative culturali realizzate rappresentano il valore aggiunto per il futuro delle imprese''.

«Nonostante la crisi'', ha precisato, ''che ha fatto registrare cali, sia per quanto riguarda i macchinari che il prodotto grezzo e finito, tra il 30 e il 50 per cento, abbiamo non solo confermato le presenze dello scorso anno, un dato in controtendenza visto il generale andamento economico, ma abbiamo anche aumentato la nostra quota di mercato dal 38 a piu' del 40 per cento rispetto ai competitor. Segno che le politiche fin qui adottate sono state efficaci e che il rapporto con i distretti, in primis quello veronese, si e' dimostrato una scelta vincente''.

Grande spazio, all'interno del padiglione 7B, sarà riservato infine alle iniziative culturali di Marmomacc, illustrate dall'architetto Pavan. Di particolare importanza il prestigioso ''Premio Internazionale Architetture di Pietra'', giunto alla sua undicesima edizione, che si propone di pubblicizzare le principali esperienze sull'uso qualitativo dei prodotti marmo-lapidei nella progettazione contemporanea.

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