Sfilate femminili: le tendenze dell’inverno 2021/22 scommettono sulla fine del Covid
La pandemia da Covid-19 continua a propagarsi in numerose nazioni, ma gli stilisti di moda scommettono con risolutezza sull’arrivo di tempi migliori. Le loro proposte per l’Autunno-Inverno 2021/22 si articolano ancora attorno ad un guardaroba confortevole e accogliente, frutto del confinamento, con una sfilza di maglie, cappotti protettivi e ampi completi monocromatici, con l’accento che viene posto sui capi utili e basici. Parallelamente, le collezioni di prêt-à-porter femminile presentate in forma digitale a New York, Londra, Milano e Parigi, dal 14 febbraio al 10 marzo 2021, giocano a fondo su un ritorno alla normalità, con un’incontenibile voglia di uscire e sedurre grazie a vestiti scintillanti e preziosi.
1 La tuta

Vestito comodo per eccellenza, che si sta reimponendo da diverse stagioni soprttutto nel guardaroba maschile, la tuta diventa un capo imprescindibile nel dressing femminile, rivisitato dai designer in tutti gli stili e i materiali. In versione trench per Issey Miyake, abito da Sportmax o Salvatore Ferragamo, geometrica da Courrèges, con la zip da Rick Owens, in pelle scamosciata da Alberta Ferretti.
Diventa una sorta di mutandone da nonno in maglia da Prada, mentre Balmain la reinterpreta attorno al tema dello spazio e del pilota di caccia. Al quadro non mancano nemmeno la tuta da sci (Chanel, Thom Browne, Emilio Pucci), o il modello da sera, proposto in pizzo nero da Elie Saab.
2 Il trapuntato

Protettivi e confortanti, il cappotto e la giacca imbottiti a trapunta, di preferenza voluminosi, si collocano in maniera duratura negli armadi dell’AI 2021/22. Il piumino ha il vento in poppa, mostrato sia in uno spirito “da montagna” con anorak e stivali abbinati, che nella sua declinazione urbana attraverso mantelle, cappe, coperte, giubbotti, gilet.
Lo si trova anche in abiti da Loewe, Marni e Cecilie Bahnsen, mentre Beautiful People trasforma il maxi piumino in abito da serata di gala e Ottolinger in cappotto-scultura. Da Jarel Zhang il cappotto trapuntato è scomponibile, da Rick Owens futurista. Dolce & Gabbana propone i piumini giganti in leopardato o argento brillante, mentre strizzano l’occhio allo sportswear XXL da Givenchy.
3 Il sopra-camicia

Più leggero e morbido di una giacca, più caldo di una camicia, il sopra-camicia fa parte di quei capi pratici ed essenziali che hanno preso piede dall’inizio del lockdown. Questo capo s’insinua con discrezione in tante collezioni, da Fendi in una versione solida in lana riccia, da Edward Crutchley in un elegante modello militare. E viene declinato in pelle, lana o cotone, in tonalità pastello o in classici quadretti, come da Dsquared2.
4 Il look studentessa

L’abito nero col suo bel colletto candido ha qualcosa di rassicurante in questi tempi incerti. Questo look, che miscela insieme una certa sobrietà classica, un po’ borghese, e un ritorno all’innocenza dell’infanzia, ha particolarmente ispirato i creatori di moda. L’abito-grembiule nero s’infila sulla camicia bianca da Christian Dior, Simone Rocha e Bmuet(te). Viene proposto con un plastron bianco da N°21 e Giambattista Valli.
In particolare, il collo sovradimensionato, con lunghe punte, oppure sviluppato verso l’alto, o genere collarino, sarà protagonista del prossimo inverno. Così, un enorme colletto di pizzo copre fino alle spalle la mini silhouette in pelle nera di Masha Ma. Ricamato con piccoli motivi neri, si posa su un abito a pallini da Paco Rabanne.
5 Pied-de-poule

Anche questo tradizionale e famoso motivo bianco e nero con il suo lato classico e borghese torna alla ribalta, desacralizzato attraverso delle interpretazioni fantasiose. Dolce & Gabbana l’utilizza nelle tasche di un giubbotto Teddy o in uno stampato gigante a forma di zampa d’oca. Nina Ricci lo tinge di verde. Da Anrealage, il pied-de-poule esplode in mille pezzi in un cappotto, mentre Rokh gli dà una brillantezza quasi metallica.
6 Maniche rimovibili

I lunghi guanti glamour e le loro infinite declinazioni saranno l’accessorio imprescindibile del prossimo inverno. Convertiti in polsini o in vere e proprie maniche da rimuovere o aggiungere a piacimento, essi s’inseriscono idealmente nel guardaroba post-2020, dopo che le consumatrici hanno imparato a consumare meno e meglio.
Chic (Paco Rabanne, Giambattista Valli) o pratiche (Rick Owens), s’infilano dalla schiena per mezzo di una mini maglia proteggi-spalle da Dawei, mentre le maniche di lana sono abbinate ad un abito di maglia con sexy bretelle tono su tono da Blumarine. In popeline bianca come la camicia, permettono di giocare con la silhouette da Ann Demeulemeester.
Altrove, queste maniche rimovibili danno volume al braccio. In senso generale, la manica continua a crescere di dimensioni, venendo proposta gonfiata, increspata, arricciata, svolazzante…
7 L’abito trapezio

Reminiscenza del decennio spensierato e frivolo degli anni Sessanta, l’abitino a trapezio e la gonna e il cappotto a trapezio fanno il loro ritorno nelle collezioni. Questa forma semplie, grafica e pratica ricorda altrettanto bene quell’allure da bambina e gli anni pop, infondendo energia e buonumore nel guardaroba invernale.
8 Il vestito gioiello

Il gioiello sarà il vero protagonista dell’Autunno-Inverno 2021/22. Esso mette in luce idealmente un look sobrio o minimalista, permette di dare una svolta di carattere a un abito, dà lucentezza, anche se solo in un dettaglio, come il porta-giarrettiera di cristallo intravisto da Chanel. Infine, rappresenta il desiderio di risplendere di nuovo.
Non solamente i gioielli vengono proposti sotto forma di pezzi importanti e dalle dimensioni imponenti, come da Schiaparelli, ma arrivano ad impadronirsi degli outfit. Le file di perle diventano plastron da Jil Sander, le parure di pietre preziose si trasformano in top da Paco Rabanne, un abito di perle s’infila su un body da Dolce & Gabbana. Le grosse catene metalliche sono dappertutto, arrotolandosi attorno al collo e al corpo.
9 L’oro

Paillette, lustrini, strass, perle, piume, tessuti in lamé, maglie metalliche… Lo spirito festaiolo è presente in un buon numero di collezioni. Tantissimi i capi in argento dai riflessi accecanti, proposti in uno spirito spazial-futurista, con l’oro che simboleggia più che mai il ritorno alla luce.
Anche le collezioni più sobrie, come quelle di Calcaterra o Valentino, hanno almeno uno o due look dorati. O anche solo un capo, come l'impermeabile dorato di Chanel, gli abiti in lamé di Versace, il pantalone frangiato di Alberta Ferretti, il tailleur pitonato di Moschino, gli stivali scintillanti di Andrew GN.
10 Lo strascico

Voglia di festa e di abiti sontuosi. Lo strascico s’impone nelle collezioni prolungando maestose mantelle, tenute teatrali, abiti da sera o da principessa, in seta, chiffon o satin, preferibilmente punteggiati con pietre e cristalli.
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