Sfila la collezione Missoni

"La mia collezione in una parola? Strepitosa!". Angela Missoni ha la battuta pronta e a chi le chiede un titolo per la sua sfilata risponde così, con un sorriso e la parola giusta.

La sfilata di Missoni è appena finita, lungo la passerella di 'incannucciata' dal sapore inconfondibilmente estivo: gli applausi sono stati tanti e sinceri per una collezione strepitosa davvero. "Brava Angela" le dicono nel backstage, e lei: "Grazie! Lavorare mi aiuta a non pensare".

C'é anche mamma Rosita che si schermisce e ai complimenti risponde: "io non c'entro, sono solo spettatrice". Famiglia forte e donne forti le Missoni, il lavoro continua, l'azienda va avanti, così avrebbe voluto Ottavio, il patriarca recentemente scomparso, e così vorrebbe anche Vittorio, la cui ricerca continua da cinque mesi in quella lontana rotta tra Los Roques a Caracas dove è sparito l'aereo su cui viaggiava con compagna e amici.

Ma qui in Lombardia, tra l'azienda di Sumirago e Milano, il lavoro deve continuare. Ecco la bella collezione maschile, un alternarsi di chevron dai colori freddi e caldi, un mix garbato di paesaggi quasi africani eppure urbani, la maglia telaio che diventa gommata, piccoli motivi di conchiglie sullo sprone della tshirt di lino, un tocco giovane ed esotico eppure anche sobrio. Dall'indaco al blu inchiostro, dal verde oliva al kaki fino al sabbia passando per terracotta e rossi creta.

Come sempre è la maglieria a dominare la collezione, eppure i completi sartoriali stavolta si fanno notare di più: abiti classici in inediti jacquard sfumati e poi motivi a tracce e rigati, in mischie di lino, crepe di cotone e fresco cashmere. Bello lo spigato in filo gommato, prima indaco e poi verde che si mescola con il mattone. Ai piedi desert boots in camoscio con le stringhe che girano intorno alla scarpa, passando sotto la suola.