Settimana della Moda uomo di Parigi: la Fashion Week maschile accoglie un quintetto di debuttanti
La stagione maschile parigina si è aperta mercoledì 20 giugno per 5 giorni di sfilate eccitanti, con 5 nuovi ingressi nel calendario ufficiale di una capitale francese che esce con umore ottimista dal lungo periodo di campagna elettorale. E questo anche se la stagione inizia in una città blindata dagli alti livelli di sicurezza previsti per molti show.

Con 52 défilé nel calendario ufficiale e numerose presentazioni, inaugurazioni e feste varie, Parigi ospita ormai la più importante stagione di moda maschile del mondo. Tuttavia, a causa degli ultimi attacchi terroristici, la Chambre Syndicale, la maggiore autorità della moda francese, ha raccomandato l’adozione di misure di sicurezza rafforzate per numerose sfilate.
Yohji Yamamoto, la cui sfilata si svolgerà nel suo quartier generale delle Halles, ha quindi avvertito tutti i suoi invitati tramite una lettera ufficiale che sarà richiesta l’esibizione di un documento d’identità all’ingresso, e che tutte le borse saranno controllate, invitando i suoi ospiti a presentarsi senza borse extra e a “non trasmettere l’invito personale a qualcun altro senza (il suo) consenso”.
"Abbiamo esteso le misure che avevamo imposto dopo gli attacchi dello scorso anno. Ora lavoriamo in stretta cooperazione con la prefettura di Polizia di Parigi. Gli agenti saranno presenti a tutte le sfilate. La sicurezza è molto importante per noi”, ha sottolineato Pascal Morand, Presidente Esecutivo della Chambre Syndicale.
La sfilata-evento della stagione è quella di Balenciaga al Bois de Boulogne, con Parigi che aspetta l’arrivo di un’ondata di fortissimo calore – più di 30 gradi. I non invitati hanno potuto seguire la sfilata in diretta sul sito di Balenciaga.
Milano ha sofferto della drastica riduzione del calendario lo scorso weekend, perché grandi firme come Gucci, Etro e Bottega Veneta hanno deciso di presentare il loro menswear nella stessa sfilata della linea femminile. Questo non avverrà a Parigi, dove marchi fondamentali come Louis Vuitton, Hermès e Christian Dior non hanno voluto presentare un simile concept. Nonostante questo, Givenchy – di cui Clare Waight Keller ha prso il timone stilistico questa primavera dopo il regno durato 11 anni di Riccardo Tisci – si è preso una pausa.
Parigi ama più di tutto i debutti dei giovani talenti. Sul ring si lanceranno: Angus Chiang, stilista di Taiwan, finalista del ‘Prix LVMH’, che sfila a Vancouver ; Namacheko, coppia di fratello e sorella curdi che vivono in Svezia; Hed Mayner, stilista nato in Israele, dall’aspetto piuttosto spirituale. Inoltre, la star britannica Alexander McQueen torna nella capitale francese dopo un soggiorno a Firenze e prima ancora un altro a Londra, illustrando così come lentamente, ma costantemente, Parigi stia vincendo la battaglia per la supremazia in materia di sfilate maschili.

La Chambre Syndicale ha anche creato un pass speciale per i giornalisti, i buyer e i visitatori, dando loro accesso a sei musei di Parigi per vedere, fra le altre cose, le mostre "Dalida" al Palais Galliera, "Da Watteau a David" al Petit Palais e "Derain, Balthus e Giacometti" al Museo d’Arte Moderna della Città di Parigi.
“È un’idea nuova, derivante dalla la collaborazione con la città di Parigi, per facilitare l'accesso alla grande arte e mostrare l’interazione fra moda e cultura, il che è fondamentale per Parigi”, ha spiegato Pascal Morand.
Fuori dalle passerelle, OAMC, la collezione funzionale hipster lanciata da Luke Meier nel 2012, organizza una serata after-show il mercoledì; Maxime Simoens festeggerà l’apertura del suo primo flagship parigino nel Marais con un DJ set di La Femme, e la Chambre Syndicale organizzerà una serata al Jeu de Paume.
Gli stilisti spesso esprimono le loro intenzioni negli inviti (come fossero foglie di tè che liberano lentamente i loro succhi in infusione). Ad immagine del belga Dries Van Noten, che sfilerà negli ex locali occupati dal quotidiano Libération, il cui invito mostrava la foto di un vecchio computer IBM, suggerendo un’ambientazione retrò. Rick Owens ha invece spedito delle minibuste in metallo argentato di uomini che indossavano degli stretti caschi, che esprimevano un evidente dolore fisico. Alla sfilata femminile di Rick Owens in marzo, le modelle indossavano praticamente tutte un cappello. Dovremo aspettarcelo anche stavolta?
Versione italiana di Gianluca Bolelli
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