Settimana della Moda uomo di Parigi: i cattivi ragazzi di Haider Ackermann sono maturati
"I miei cattivi ragazzi stanno diventando più maturi, e fanno cose pulite”, ha confessato Haider Ackermann dopo aver presentato all’Hotel Intercontinental la sera dello scorso mercoledì un esempio di cosa significhi fare sartoria romantica.

Mentre negli anni precedenti i suoi modelli sembravano i nipoti di Keith Richards, tutti rocker cenciosi e trasandati, la primavera successiva l’uomo Ackermann è diventato un poeta equilibrato e sofisticato.
Ackermann è noto per lavorare i tessuti con una padronanza estremamente fluida, sebbene questo show sia stato maggiormente incentrato sulla costruzione e il controllo. Operazione visibile sin dagli outfit d’apertura, dove il calicot a righe e i pantaloni di seta erano tagliati con enormi pieghe che consentivano loro di scivolare verso il ginocchio prima di essere rastremati alla caviglia con lacci di tessuto. Le sue giacche si accavallano sempre in modo molto delicato, con un minimo accenno al doppio petto. I revers stretti arrivano fino ad accarezzare il mento, come fossero stretti imbuti.
I tessuti proposti da Ackermann erano tutti setosi e leggeri – le righe larghe mescolate con micro pallini. Un vestito a tre pezzi in seta a righe bianche e nere consisteva in pantaloni del pigiama, camicia e trench. Sarà splendido nello shooting di una rivista. Giornalisti e stilisti, sia di moda uomo che di moda femminile, amano Ackermann proprio perché i suoi vestiti comunicano un immediato senso di fantasia.
Ma soprattutto, si avvertiva la presenza costante di tutte le culture esotiche di cui Ackermann aveva sperimentato la conoscenza nella sua giovinezza quando viaggiava insieme al padre, che faceva il cartografo nel Nord e nell’Est dell’Africa.

La sfilata si è svolta nella leggendaria sala da ballo Salon Opera, una sala da ballo neoclassica con decorazioni in foglia d’oro e stucchi alle pareti. Si tratta di una stanza che ha ospitato stilisti del calibro di Christian Dior, Balmain e Vivienne Westwood nel corso degli anni, sebbene Ackermann l’abbia fatta diventare sua creando un mini-viale al centro di luci alogene.
Lo scorso autunno, Ackermann ha ottenuto il posto di lavoro più desiderato della moda maschile quando è stato nominato direttore creativo di Berluti, la casa di moda sartoriale del gruppo francese LVMH. Avere un secondo lavoro spesso confonde i designer. Nel caso di Ackermann lo ha portato a focalizzarsi sull’essenziale. Questa collezione è stata un grande risultato, una salubre e benefica affermazione, da parte del dello stilista nato in Colombia, della bellezza del multiculturalismo,
Versione italiana di Gianluca Bolelli
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