Settimana dell’Alta Moda di Parigi: Miu Miu tra motori e stelle del cinema
Una delle più grandi, e mai consumate, storie d’amore italiane è quella tra un meccanico e una star del cinema, e quindi, per estensione, tra il mondo dei motori e quello delle stelle della celluloide. Almeno fino a quando, lo scorso 2 luglio, lo stile della Formula Uno ha ispirato la nuova collezione di Miu Miu, che ha giustamente sfilato all’Automobile Club de France.

L'intero cast di modelle ha indossato abiti ispirati ai Gran Premi, in particolare le tute da meccanico, in tessuto a quadri, in percalle o kaki. Se ti chiami Kendall Jenner, puoi anche togliere la tuta e avvolgerla intorno alla vita come un pareo, fermata da una spessa cintura, abbinando una camicia borchiata in stile ragazza da bar dei film western. Avvolgi i capelli in uno chignon arricciato, dipingi le labbra di rosso acceso ed esci a creare scompiglio.
Nella colonna sonora, personaggi come Marilyn Monroe, Natassja Kinski, Kim Basinger e Doris Day canticchiavano suggestivamente. Donne “mangiauomini” ovunque, da virago in outfit aderenti da jogging a Lara Stone in un micro scamiciato rosa a quadretti, fino a Joan Small con culottes da vamp che mostravano le sue lunghissime gambe.
In un’era in cui gran parte del fashion è creato per dare potere alle donne al lavoro, è stato istruttivo vedere una collezione creata per dar loro potere nella seduzione.
Ironicamente, in un momento in cui le macchine non sono più “politicamente corrette”, in pratica messe al bando da molte città europee, l’eterno amore dell’uomo per le automobili torna all’improvviso in voga. La location parlava da sola: il club è un vero e proprio tempio delle auto, dove è ospitata quella che i francesi insistono a definire la più antica macchina del mondo, una Panhard decappottabile del 1895.
Miu Miu ha personalizzato l’ingresso con muri jacquard e foto in bianco e nero di stelle del cinema che presenziavano alle grandi corse automobilistiche negli anni ’50. Dopo la sfilata, gli ospiti hanno cenato con deliziosi scampi e vitello tonnato, sorseggiando Tom Collins sulla splendida terrazza con vista su Place de la Concorde.
Forse non la migliore collezione Miu Miu realizzata dalla signora Prada, ma una linea che rappresenta il nostro tempo e ci ricorda che nessuno amerà mai le auto più degli italiani. Per citare un saggio modo di dire che circola tra i dipendenti della Ferrari (e un po' in tutta Italia): “Donne e motori, gioie e dolori”.
Versione italiana a cura di Laura Galbiati
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