20 nov 2019
Sergio Rossi spinge sull’Asia e per la PE 2020 lancia il tacco 3D
20 nov 2019
Prosegue il piano di rilancio di Sergio Rossi, avviato tra la fine del 2015 e la primavera del 2016 con il passaggio dello storico marchio di calzature di lusso dalle mani del colosso francese Kering al fondo Investindustrial di Andrea Bonomi e con l’arrivo al timone dell’azienda del CEO Riccardo Sciutto. Il dirigente ha svelato a FashionNetwork.com i progetti futuri della società.

“Siamo ripartiti da quello che sappiamo fare meglio, creare calzature, riportando tutta la produzione all'interno della fabbrica di San Mauro Pascoli (FC) e aumentandola del 40%, fino ad arrivare a 1.500 scarpe al giorno”, ci spiega il CEO. “Questo ci consente innanzitutto di avere il massimo controllo sulla qualità, elemento per cui Sergio Rossi è conosciuto in tutto il mondo e, in secondo luogo, di rispondere con flessibilità alle richieste dei clienti, ai quali ogni mese consegniamo i prodotti richiesti. Andiamo verso il futuro, ma rispettando l'heritage e la tradizione di un marchio storico come Sergio Rossi”.
Oltre a riportare in house la produzione, Sergio Rossi, come emerge dal bilancio di sostenibilità dell’azienda, si avvale per oltre un quarto della fornitura di materiali di realtà dislocate nella provincia di Forlì-Cesena, per una produzione il più possibile a km 0. “Abbiamo inoltre potenziato il team creativo e affidato IT e omnichannel ad un unico responsabile, facendo in modo che sia l’e-commerce a guidare questi aspetti”, prosegue il CEO.
Dal punto di vista distributivo, l'azienda sta portando avanti il proprio sviluppo retail sul fronte internazionale: lo scorso marzo ha inaugurato uno store di 110 mq a Londra, in Mount Street, all’interno di una palazzina in cui possiede anche uffici e spazi per eventi; a maggio è stata la volta di New York, con uno spazio di 50 mq in Madison Avenue. Prevista a breve anche l’apertura di un nuovo store ad Abu Dhabi.

Ma il focus ora è sull’Asia: “Abbiamo aperto a Chengdu, definita 'la Parigi della Cina' e, a inizio novembre, è stata la volta di un flagship a Tokyo, in Scramble Square, all’interno di un centro considerato il mall del futuro”, prosegue Sciutto. “La prossima primavera, invece, abbiamo in calendario l'opening della nostra prima boutique a Singapore; in programma ci sono, poi, altre due o tre aperture in Asia, in location da definire”.
Del resto, il mercato asiatico rappresenta oltre il 50% del fatturato del brand: in Giappone Sergio Rossi è uno dei primi marchi italiani di calzature, la Cina cresce a doppia cifra e anche Hong Kong, ora un po’ fermo per la situazione interna, ha sempre performato bene: “Ma siamo certi che il business ripartirà, è solo questione di tempo”, si augura Sciutto. “L’economia europea è stagnante, ma fortunatamente i flussi turistici aiutano le vendite; dopo l’Italia, che rappresenta il 15% del giro d’affari totale, i nostri primi mercati europei sono Francia e UK. Siamo distribuiti bene anche in America”.
Dal punto di vista del prodotto, Sergio Rossi ha introdotto per la PE 2020 alcune importanti novità, a partire dal logo, rivisitazione dell’originale risalente al 1969, proposto nel nuovo Super Heel 3D, un tacco scultoreo, realizzato con un materiale innovativo, particolarmente leggero e resistente, che rende confortevole anche l’altezza 9 cm: “Per noi la comodità è fondamentale, le nostre calzature devono essere portabili senza problemi in ogni momento della giornata”, precisa Sciutto.

Nella collezione, caratterizzata da linee pulite, strutture architettoniche e colori che vanno dal bianco al nero, fino a sfumature pop come il rosa dragon fruit e lo zaffiro, trovano spazio anche le sneaker, lanciate dal brand tre anni fa e oggi disponibili anche da uomo, che in poco tempo sono arrivate a rappresentare il 10% delle vendite. La gamma più iconica di Sergio Rossi, la sr1, che ha segnato la rinascita del marchio, ripropone le sue linee squadrate, esaltate dall’utilizzo di una rete nera punteggiata da cristalli.
“Arriviamo da due anni di crescita, che continuerà anche nel 2019. Al di là del fatturato, il dato ancora più significativo, che conferma la buona salute dell’azienda, è che la marginalità cresce tre o quattro volte più dei ricavi”, conclude Sciutto.
Copyright © 2023 FashionNetwork.com Tutti i diritti riservati.