Serapian: come trasformare una perla in un grande successo
Uno dei marchi più in movimento visti al Pitti Uomo di Firenze era Serapian: lo specialista milanese della pelletteria è stato comprato dal gruppo Richemont nel novembre 2017.

Al Pitti, l’azienda ha presentato delle bellissime piccole valigie dotate di rotelle, realizzate sul principio del ‘mosaico’, la tecnica che è la firma del marchio, quella della pelle intrecciata. Sono disponibili anche altre valigie ‘da weekend’ in policarbonato. L'eleganza delle loro forme è accompagnata da materiali e rifiniture precisissime, per un peso totale di soli 3,7 chilogrammi. Altre versioni più costose sono prodotte in pelle nappa, particolarmente chic.
Gli interni sono sempre foderati di robusto velluto e rifiniti con cinturini e chiusure Eclair d’alta gamma. Tutto è fabbricato in Italia e spesso completato da alcuni piccoli tocchi femminili, come nei manici in pelle dalle curve eleganti. Una certa raffinatezza ispirata agli anni ‘50, ma con una finitura tecnica moderna. E ci sono alcuni articoli di superlusso – come il portadocumenti in alligatore blu notte, venduto per la modica somma di 21.000 euro.
“Il nostro presidente Johann Rupert è solito dire che l’obiettivo sta tutto nel trasformare una piccola perla in un grande attore della moda mondiale, investire in piccoli marchi che dispongono di un ricco patrimonio”, ha spiegato Giacomo Cortesi, CEO di Pelletteria Richemont, prima di aggiungere: “La pelletteria è un nuovo pilastro del gruppo, già saldamente radicato nell'orologeria e nella gioielleria”.
Basato in Svizzera, ma controllato da un patrimonio originario del Sudafrica, Richemont possiede la migliore scuderia mondiale di marchi di orologi di lusso: IWC, Vacheron Constantin e Jaeger-LeCoultre, e i giganti della gioielleria Cartier e Van Cleef & Arpels, oltre a numerosi altri marchi di prestigio.
Giacomo Cortesi ha lavorato sulla completa ristrutturazione del negozio principale di Serapian, in Via della Spiga a Milano, sotto la direzione di Giampiero Bodino, direttore creativo del gruppo Richemont. Questa dovrebbe concludersi in marzo. Il team sta anche preparando un negozio sotto lo showroom di Villa Mozart. Serapian possiede un laboratorio a Milano, in Via Niccolò Jommelli, e uno stabilimento a Varese.
Il marchio possiede dei negozi anche a Roma e Venezia, e sta "pulendo" la sua rete di distribuzione globale eliminando i rivenditori posizionati in maniera meno efficace. Entro la fine dell’anno, le borse di Serapian dovrebbero essere distribuite in 130 punti vendita globali.
“La nostra filosofia non consiste nel voler realizzare utili troppo velocemente. Si tratta di prenderci il nostro tempo e fare le cose per bene”, sottolinea Giacomo Cortesi. Richemont non rivela il fatturato dei suoi brand, ma quello di Serapian è stimato essere di poco meno di 5 milioni di euro.

In un momento in cui l'Italia rifiuta di accogliere dei profughi e dei rifugiati bloccati su navi nel mezzo del Mediterraneo, è istruttivo ricordare che il fondatore del marchio, Stefano Serapian, era lui stesso un rifugiato, avendo aperto l’azienda nel 1928 dopo essere sfuggito al genocidio degli armeni in Turchia.
Il DNA di Serapian? Una casa milanese con archivi enormi che risalgono a tre generazioni. “Oggi ci concentriamo sui nostri codici, ponendo l’accento sul mosaico”, aggiunge il CEO, 47 anni e padre di tre figli, laureatosi a Bologna, la più antica università del mondo. Dopo l’università, quasi per caso, il suo CV è stato inviato a Salvatore Ferragamo. Convocato per un colloquio, Giacomo Cortesi ha finito per lavorare alla direzione operativa del marchio. Il manager è rimasto per quattro anni alla guida di ZeFer, la joint venture nella pelletteria stipulata tra Ferragamo e Zegna, fino al 2006.
In seguito approderà da Richemont, occupando il posto di direttore generale della divisione pelletteria di Montblanc per una decina d’anni. Anche se il suo lavoro lo occupa molto, Giacomo Cortesi è anche membro del Consiglio d’Amministrazione di Polimoda, la famosa scuola di moda fiorentina, con Ferruccio Ferragamo e Raffaello Napoleone.
“Non siamo, e non saremo mai, destinati al grande pubblico generalista. Difendiamo il vero lusso. Puntiamo al top della piramide dei consumatori, con un approccio quasi maniacale all’artigianato, e crediamo che le competenze di Serapian siano preziose per il gruppo nella sua interezza”, insiste Giacomo Cortesi, che prende ordini da Jérôme Lambert, PDG del gruppo.
Copyright © 2023 FashionNetwork.com Tutti i diritti riservati.