12 giu 2015
Septwolves , colosso del menswear cinese, sceglie l'Italia per il lancio internazionale
12 giu 2015
Septwolves arriva in Italia. Il terzo gruppo di abbigliamento più grande della Cina approda a Firenze, a Pitti Uomo, per poi confluire a Milano al fine di incontrare la stampa economico-finanziaria e i rappresentanti dell’imprenditoria e delle istituzioni italiane.
La Fujian Septwolves Industrial Co., colosso di Fujian che fattura 450 milioni di euro (3,5 miliardi di RenMinBi), taglierà il nastro del CCUP China Corporate United Pavilion, uno dei tre padiglioni cinesi ad EXPO, nella persona del suo presidente, Zhou Shaoxiong.
Septwolves è infatti il brand creato dalla Fujian Septwolves Industrial Co., ed è assurto a simbolo del menswear cosmopolita creato in Cina con la direzione artistica europea. Un mondo che apre i battenti in Fortezza da Basso, all’interno della nuova location di "Gazzetta dello Sport". Un primo appuntamento con la moda, cui seguirà, la sera del 21 giugno a Milano, la sfilata di Septwolves nell'edificio dell’ex Ansaldo, in Via Tortona, all’angolo con Via Bergognone, in piena Milano Moda Uomo, con un impatto scenografico forte e rispondente all’identità del brand.
4.000 negozi in Cina fra store diretti e in franchising, linee di abbigliamento maschile pluripremiate e divenute un vero must have nella Greater China e ad Hong Kong, ricavi netti per 75 milioni di euro e vendite on line del menswear che sfiorano il 5% del fatturato: questi alcuni dati quantitativi di Septwolves. Che arriva in Italia per raccontare al sistema moda il proprio mondo, nonché per cercare connessioni con il mondo economico e imprenditoriale europeo.
La storia di Septwolves parte nel 1990, anno di fondazione del brand, che oggi possiede tre centri di Ricerca e Sviluppo sparsi tra Shanghai, Tokyo e Hong Kong, nonché un team di designer internazionali guidato da competenze italiane, francesi e britanniche.
Il marchio Septwolves è stato il primo brand di moda ad essere registrato nel Fujian e ha costituito una pietra miliare per la moda cinese: le giacche bicolori che hanno rappresentato la prima generazione di prodotti lanciata sul mercato, sono diventate un imperativo glamour, che ha valso all’azienda l’epiteto di “King of Jackets”. Nel 1993 il marchio era già registrato in 30 Paesi al mondo; nel 1995 partiva il progetto di espansione del retail, con l’intento di dotare i consumatori di una fascia ampia di prodotti.
Dietro un successo che vede ora il marchio dall’effigie del lupo sfilare a Milano Moda Uomo, c’è un gruppo all’avanguardia nella tecnologia, con un parco industriale di prim’ordine, soprattutto impostato sul rispetto degli standard internazionali. "I numerosi riconoscimenti tributati al brand, tra cui l’award di marchio più influente del casualwear in Cina, sono frutto di un percorso industriale e creativo che ha contemperato gli influssi provenienti dal gusto occidentale con la sensibilità asiatica, raggiungendo un mix originale e di impatto e aggiudicandosi il primato di marchio più apprezzato dai giovani cinesi", precisa il comunicato ufficiale.
Già nel 2014 l’azienda cinese aveva visitato alcune aziende manifatturiere europee, con l’obiettivo di discutere di aspetti strategici e commerciali al fine di varare partnership operative. Ora, punta a consacrarsi agli occhi del fashion europeo. Un iter che parte dall’Italia, strategica, in termini di immagine e sul piano operativo, nei piani del colosso cinese presieduto dal suo fondatore, il 49enne Zhou Shaoxiong. La società dal 2004 è quotata (prima del suo settore) alla Borsa cinese di Shenzen.
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