Segno dell’evoluzione del mercato delle pellicce animali, Saga Furs sprofonda in territorio negativo
Gli ultimi risultati di Saga Furs suggeriscono forse che la pelliccia stia arrivando a fine corsa? Nel corso dell’esercizio chiusosi il 31 ottobre, lo specialista delle pellicce ha registrato una perdita ante imposte di 1,7 milioni di euro. La società ha indicato che il suo fatturato consolidato è diminuito del 13%, per raggiungere i 45,7 milioni di euro.
Solamente un anno fa, l’azienda finlandese aveva registrato un utile ante imposte di 9,2 milioni di euro. Quest'anno, tuttavia, l'utile operativo di Saga Furs ha registrato una perdita di 4,5 milioni di euro, contro l’attivo di 5,8 milioni di euro ottenuto un anno prima. Secondo Saga, il numero crescente di grandi marchi che hanno deciso di abbandonare l'uso della pelliccia ha avuto un impatto molto negativo sui suoi risultati commerciali.
Negli ultimi tempi, marchi come Gucci, Jimmy Choo, Michael Kors e Versace, che utilizzano pellicce animali, hanno dovuto affrontare delle "sfide di immagine" sui mercati occidentali e hanno dovuto rivolgersi alle pellicce finte. Ma Saga Furs ha anche risentito di un rallentamento dei suoi affari in Cina.
I risultati indicano che la produzione mondiale di visone è scesa di circa il 20% lo scorso anno e che i prezzi del visone sono diminuiti ancora (del 24%), il che avrebbe ridotto i margini di profitto di Saga. Anche il prezzo della pelle di volpe è diminuito del 20%. Per non parlare del fatto che i prezzi in euro sono stati influenzati negativamente dai tassi di cambio.
L'azienda, tuttavia, sostiene di constatare una forte domanda di pellicce animali, anche se la sua attività rallenta in Cina, a causa delle ingenti scorte di pellicce accumulatesi. La domanda sta aumentando anche in Russia e in Corea del Sud.
Per quanto riguarda gli attivisti anti-pelliccia, essi hanno accolto favorevolmente il calo dei profitti dell'azienda. Claire Bass, direttrice generale di Humane Society International UK, ha dichiarato: “Il crollo dei profitti di Saga Furs dimostra chiaramente che questo settore è dalla parte sbagliata della storia. Nel 2018 abbiamo assistito a un effetto domino, grazie all'adozione di politiche anti-pelliccia da parte dei migliori designer del mondo, tra i quali Gucci, Versace e Burberry; il commercio delle pellicce ne è stato chiaramente influenzato, come si può vedere dalla caduta dei prezzi delle pellicce e dalla diminuzione di 10,9 milioni di euro degli utili della società. Saga Furs ha assolutamente ragione di citare le "sfide legate all'immagine sul mercato occidentale" tra i problemi che dovrà affrontare”.
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