Schiaparelli debutta nel retail da Bergdorf Goodman a New York
È un nuovo capitolo quello che si sta aprendo per Schiaparelli. Dopo essersi rilanciata con un posizionamento alto di gamma molto esclusivo, la maison di moda parigina detenuta da Diego Della Valle, patron del gruppo Tod's, dà il via al suo sviluppo retail con un primo indirizzo di prestigio negli Stati Uniti: uno spazio all’interno del department store americano Bergdorf Goodman, a New York. L'inaugurazione, prevista per il 12 ottobre, sarà celebrata con un allestimento speciale di tre vetrine dedicate alla griffe sulla Fifth Avenue.

Si tratta di uno shop-in-shop situato al quarto piano del department store, che ospiterà la collezione prêt-à-porter di Schiaparelli, composta da abiti, parka in denim impreziositi da bottoni gioiello, maglieria, cappotti e mantelle, abiti trasformabili in completi da cocktail, accessori di pelletteria, oltre a una linea di abiti da sera ispirata alla collezione haute couture, realizzata esclusivamente per il retailer.
Gli Stati Uniti sono il mercato più importante della maison, guidata dalla CEO Delphine Bellini. Senza contare che il Direttore Artistico, Daniel Roseberry, è americano. Il marchio ha anche un rapporto di lunga data con Bergdorf Goodman, che ha iniziato a vendere le collezioni di Elsa Schiaparelli nel 1931 fino alla chiusura della sua maison nel 1954.
L’insegna è anche stata il primo (e finora unico) partner commerciale di Schiaparelli in occasione del lancio della sua linea di prêt-à-porter nel 2018. Nelle ultime stagioni il brand ha già allestito dei pop-up store nel department store, ma ora si appresta ad inaugurarvi un punto vendita permanente, il primo in assoluto al di fuori della sua boutique/salone di Place Vendôme, a Parigi, dove la maison è stata fondata e dove ancora oggi è basato il suo quartier generale.
Una tappa importante dunque per il brand, che fino ad oggi ha privilegiato una strategia di rilancio prudente. Diego Della Valle, che ha acquisito gli archivi e i diritti di Schiaparelli nel 2006, ha fatto risorgere il leggendario marchio nel 2012 concentrandosi prima sulla couture e sviluppando in seguito gli accessori e una linea prêt-à-porter, considerata più “prêt-à-couture” per quanto sono speciali (e costosi) i suoi capi.
Sotto la guida di Daniel Roseberry, che è al timone dello stile dal 2019 ed è riuscito a modernizzare l'offerta con un tocco fashion preservando lo spirito giocoso, anticonformista e innovativo di Elsa Schiaparelli con pezzi originali, sgargianti e particolarmente desiderabili, il marchio sta conoscendo un nuovo slancio. "La nostra missione è costruire una maison di moda alternativa e la nostra linea di prêt-à-porter di lusso ci offre l'opportunità di farlo. La nostra proposta di abbigliamento è un modo per noi di bilanciare la narrativa onirica del cucito con la credibilità commerciale", ha spiegato lo stilista in un comunicato.
Progettato dallo stesso Direttore Artistico in collaborazione con l'architetto Daniel Romualdez, il primo indirizzo americano si ispira all'arredamento originale dei saloni di Elsa Schiaparelli in Place Vendôme, frutto delle sue collaborazioni con gli artisti Jean-Michel Franck e Giacometti.
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