Gianluca Bolelli
21 mar 2019
Sandro, Maje, Claudie Pierlot: l’utile netto aumenta di quasi 8 volte
Gianluca Bolelli
21 mar 2019
La casa madre dei marchi di prêt-à-porter Sandro, Maje e Claudie Pierlot (SMCP) ha annunciato giovedì di aver visto moltiplicare il proprio utile netto di quasi otto volte nel 2018 rispetto al 2017, tornando così al livello di risultati che aveva raggiunto nel periodo pre-quotazione in Borsa.
Nel 2018, la società ha quindi generato un utile netto di 50,2 milioni di euro, contro i 6,3 milioni di euro del 2017, un anno che era stato appesantito da costi eccezionali legati soprattutto all’ingresso in Borsa, i quali erano stati valutati a 38,6 milioni di euro. Nonostante questo elemento eccezionale, il gruppo riesce ugualmente a migliorare la redditività operativa. Con un risultato simile, SMCP, il cui azionista di maggioranza è Topsoho, società detenuta dal cinese Shandong Ruyi, si avvicina ai 53,7 milioni di euro pro forma ottenuti nel 2016.
La società aveva annunciato a fine gennaio di aver superato la soglia simbolica del miliardo di euro di fatturato nel 2018, per una crescita dell'11,5% (trainata dal brand Maje e dai mercati degli Stati Uniti e dell'Asia), ma che scende al 3,7% su base comparabile.
L'EBITDA adjusted è cresciuto dell’11,6%, passando dai 153,7 milioni di euro del 2017 ai 171,5 milioni di euro del 2018. Il margine operativo rettificato è stato del 16,9%, in aumento di o,1 punti, “riflettendo la capacità del gruppo di generare una crescita redditizia nonostante un difficile contesto di mercato in Francia e condizioni climatiche insolite”, spiega la società in un comunicato.
“Questo aumento riflette la buona resilienza del margine lordo del gruppo, che rimane ad un livello elevato (75,9%), così come la grande padronanza del controllo dei costi dei negozi e una gestione molto rigorosa delle spese generali e amministrative, che sono diminuite dal 20,3% al 18,9% del giro d’affari, mantenendo comunque un ritmo di investimento ottimale per preparare la crescita di domani”, sottolinea ancora il comunicato.
Nel 2018, SMCP ha realizzato 134 aperture nette di punti vendita, 102 dei quali gestiti in proprio, “superando così l’obiettivo annuale”. La percentuale di vendite realizzate online è il 14,7% del giro d’affari totale, per “una penetrazione in costante crescita da cinque anni", puntualizza il gruppo.
“Nel 2018, SMCP ancora una volta ha generato una crescita redditizia, in conformità coi suoi obiettivi”, ha dichiarato il Direttore Generale Daniel Lalonde, citato nel comunicato, e questo “nonostante condizioni di mercato difficili, soprattutto nel quarto trimestre”.
Poco prima delle 10:30, il titolo azionario perdeva il 6,14%, a 14,82 euro, alla Borsa di Parigi, una contrazione che gli analisti di Jefferies attribuiscono a “risultati che sono in linea con le aspettative ma (con) prospettive relativamente deludenti”.
Nel 2019, SMCP mira in effetti ad ottenere una crescita leggermente inferiore del suo fatturato, comunque “compresa tra un +9% e un +11% a tasso di cambio costante”, ed un margine Ebitda adjusted stabile rispetto al 2018. Un rallentamento nel ritmo di crescita che non impedisce al gruppo francese di aprire le porte a potenziali acquisizioni di altre aziende da parte sua, come rivelato da Daniel Lalonde su FashionNetwork.com lo scorso gennaio.
“Per il 2019, siamo fiduciosi nella nostra capacità di seguire la roadmap strategica che abbiamo stabilito, sebbene in un contesto instabile. Ci concentreremo in particolare sull'accelerazione della nostra trasformazione digitale, sul rafforzamento della nostra piattaforma internazionale e sull'eccellenza operativa della nostra rete di distribuzione”, afferma il PDG del gruppo nel comunicato allegato ai risultati.
Evelyne Chetrite e Judith Milgrom hanno fondato rispettivamente Sandro e Maje a Parigi nel 1984 e nel 1998 e continuano ad assicurarne la direzione artistica. Il marchio Claudie Pierlot, fondato nel 1984 da Claudie Pierlot, è stato comprato dal gruppo SMCP nel 2009.
La redazione con AFP
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