9 set 2019
Sana 2019 chiude in positivo e lancia il “Manifesto del Bio 2030”
9 set 2019
Sana, il salone internazionale del biologico e del naturale che si è svolto nel quartiere fieristico bolognese dal 6 al 9 settembre, ha chiuso i battenti registrando la partecipazione di 1.000 espositori e numerosi buyer internazionali, che hanno dato vita a oltre 2.500 incontri.
Con 2 milioni gli ettari di superfici agricole a coltura bio (+3% rispetto al 2017), l’Italia è il primo esportatore di biologico dell’Unione europea, il secondo al mondo dopo gli Stati Uniti ed è ai vertici mondiali per il numero di aziende che trasformano prodotti biologici; il settore genera un giro d’affari annuo di circa 2 miliardi di euro.
“Il nostro obiettivo è evidente: rimettere l’agricoltura e l’alimentare al centro dell’Agenda del Paese, sostenere sempre più e sempre meglio qualità, eccellenza, tracciabilità, sicurezza, posizionamento delle nostre imprese e dei nostri prodotti in Italia e nel mondo”, ha commentato in occasione della manifestazione Teresa Bellanova, neo Ministro delle politiche agricole, alimentari, forestali e del turismo. “La buona agricoltura e il buon mangiare sono irrinunciabili, il che significa da parte nostra assoluto sostegno alle imprese di qualità e contemporaneamente contrasto altrettanto assoluto e prioritario alle contraffazioni, alla pirateria alimentare, alle agromafie, al falso Made in Italy, al lavoro irregolare in tutte le sue forme”.
Tra le novità scaturite da quest’edizione di Sana, una nuova iniziativa di BolognaFiere, che faciliterà il contatto fra i produttori (bio food e non food) e le grandi insegne della distribuzione moderna che ogni anno, nel mese di gennaio, si ritrovano a MarcabyBolognaFiere, come ha spiegato Gianpiero Calzolari, presidente di BolognaFiere: “L’iniziativa, che abbiamo chiamato Sana Up, presenterà le novità esposte a Sana agli operatori di Marca 2020. Nel novembre 2019 daremo inoltre vita a un percorso formativo per illustrare agli operatori del bio le migliori strategie per entrare e crescere nella grande distribuzione sempre più sensibile alle filiere bio. In 5 anni è raddoppiato il fatturato dei prodotti bio in GDO: Sana Up nasce per rispondere a questa esigenza del mercato”.
Sana 2019 ha inoltre ospitato gli Stati Generali, in occasione dei quali sono stati annunciati i dieci punti programmatici del “Manifesto del Bio 2030”, frutto del confronto di istituzioni e associazioni coinvolte: un’agricoltura attiva per affrontare la sfida climatica; l’importanza dell’approccio agro-ecologico; rafforzare gli elementi distintivi del biologico; conversione della zootecnia al biologico; il ruolo cruciale di regolamentazione e controlli; il ruolo fondamentale di innovazione e rivoluzione digitale; modelli di sviluppo territoriale; informazione e importanza della tracciabilità; adozione di un logo nazionale; comunicazione e consapevolezza: potenziamento dell’educazione alimentare diffusa e il ruolo del consumatore proattivo.
Grande soddisfazione anche per l’area Care&Beauty, come trapela dalle parole di Renato Ancorotti, presidente di Cosmetica Italia: “La cosmesi vive pelle a pelle col consumatore e soddisfa le sue esigenze quotidiane. Lo abbiamo visto nel concreto anche in questi giorni a Sana, dove le numerose aziende del settore presenti nei padiglioni dedicati al care&beauty hanno risposto a un’attenzione crescente verso i prodotti a connotazione naturale. Il comparto cosmetico lo scorso anno ha fatturato 11,4 miliardi di euro, di cui il 42% destinato all’export: anche all’estero, infatti, il nostro settore è riconosciuto come un’eccellenza che si distingue per sicurezza, qualità, affidabilità, ricerca”.
La prossima edizione di Sana si svolgerà dall’11 al 14 settembre 2020.
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