Salvatore Ferragamo: dalla psicanalisi a Nancy Pelosi
Accade raramente che le opere di psicanalisi fungano da punto di partenza per una collezione di moda. Eppure sono proprio queste le letture che hanno ispirato Paul Andrew, la cui ultima collezione per Salvatore Ferragamo ha rappresentato una possente dichiarazione di moda.

Un'estetica raffinata, realistica, equilibrata, con un tocco (ragionato) d’inaspettato: questo è esattamente quello che ci si aspetterebbe da una casa di moda fiorentina della classe Ferragamo.
Il punto di partenza di Paul Andrew è stato una lettura fatta a Natale sulle riflessioni dello psicoanalista svizzero Carl Jung, il quale ha ipotizzato che le donne si dividano in sette archetipi principali: regina, madre, padrona, saggia, giovane ragazza, cacciatrice e mistica.
“Ci ho riflettuto molto, e ho capito che le donne d’oggi incarnano tutti questi archetipi, in ore differenti della giornata. È il punto di partenza di questa collezione”, spiega lo stilista nel dietro le quinte, in piedi davanti a un moodboard costellato di ritratti in bianco e nero di icone dei nostri tempi, da Oprah Winfrey a Sharon Stone, passando per Grace Jones e Nancy Pelosi.
Senza dimenticare Wanda Ferragamo, la vedova di Salvatore, naturalmente, “alla quale si deve il successo odierno di questa maison. Mentre Nancy Pelosi rappresenta per me l’intelligenza del potere”, confida, circondato da giornalisti italini che registrano le sue osservazioni sui propri telefoni cellulari.

Allestito nella chiesa rinascimentale di San Michele, il défilé si è aperto con un cappotto in cashmere tagliato perfettamente, indossato con una deliziosa gonna a frange dorate che volteggiava all’altezza del polpaccio. Quindi, un abito da donna d'affari impeccabile, verde oliva scuro. Due donne dall'aspetto saggio che hanno preparato la scena per questo grande momento di eleganza.
Per le donne della categoria "mistica", Paul Andrew propone dei cappotti da spia con collo a imbuto, in camoscio tabacco o rosso fuoco; per le sue "cacciatrici", delle tute di pelle attillate degne di un film d'azione americano; e abiti rigorosi con tasche militari in pelle di vitello beige per le sue dee — impersonate ad esempio da Carolyn Murphy, un raggio di sole di questo cast intelligente, che aveva come protagoniste diverse modelle leggendarie degli anni '90.
Di formazione designer di calzature, Paul Andrew ci ha lasciato con l'imbarazzo della scelta in questa categoria di prodotti, che è al centro dell'attività di Ferragamo: superbi stivaletti con lacci a contrasto, variazioni sulle classiche scarpine décolleté della casa, e un bellissimo nuovo modello di stivale a punta, decorato con il doppio anello, firma della casa.

Lo stilista britannico ha anche intrapreso un approccio intelligente di upcycling: dopo aver trovato negli archivi un album di immagini di Fulvia Ferragamo (la figlia di Wanda, che ha creato i primi foulard di seta del marchio) si è ispirato a foglie e fiori tagliati per creare le stampe per la collezione. Questi motivi sono stati poi declinati su borse in pelle intrecciata in stile hippie (molto) chic, che riproducono questi colori e disegni autunnali a partire da vecchie scorte di pelle trovate in un magazzino di Ferragamo.
Carl Jung, figlio di un pastore di campagna, avrebbe sicuramente approvato questa frugalità tinta di ecologia — e ammirato il formidabile lavoro di Paul Andrew.
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