Pubblicato il
20 gen 2012
20 gen 2012
Saloni maschili: ricchissima l'offerta di Parigi
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20 gen 2012
20 gen 2012
Capsule fa da collegamento tra Berlino e Parigi. Il salone dei newyorchesi di BPMW ha realizzato la sua seconda edizione tedesca in questa stagione e si collega direttamente con le sue date parigine. Tanto che l'organizzazione ha istituito un ponte aereo noleggiando un volo privato fra le due capitali per facilitare la presenza dei marchi e dei buyer sui due saloni. Anche in questa stagione, Capsule colloca i suoi marchi heritage e preppy, le sue griffe emergenti e i suoi stili alla moda al garage Turenne, al numero 66 di rue de Turenne nel Marais.
![]() Capsule ha noleggiando un volo privato fra Berlino e Parigi per espositori e buyer (Foto: Pixel Formula) |
Così gli hipsters modaioli varcheranno la soglia della fiera nei giorni tra il 21 e il 23 gennaio per scoprire le ultime novità di Penfield, Wood Wood, Veja, Norse projects o Kulte. Tra le quasi 110 marche presenti (contro le 90 di un anno fa), si potrà notare l'arrivo della linea di vestiti di Arc’teryx chiamata Veillance, di Shipley and Halmos, degli italiani di Aviatic con il rinforzo di Levi’s, che aggiunge Levi’s Made and Crafted a Levi’s Vintage Clothing.
Date identiche (21-23/01) e stesso quartiere, per la prima edizione di Man, che si svolgerà all'Espace 5bis, al 5bis di rue Froissart per la precisione. Antoine Floch, ex condirettore di Rendez-Vous, chiuderà l'edizione newyorchese di Man e porterà in dote alcuni marchi americani all'avanguardia. La selezione di una trentina di brand sposa valori sicuri: Heritage, minimalismo e Made in France. Un programma incarnato soprattutto da Commune de Paris, Bérangère Claire, Le Mont Saint Michel, Fred Perry Laurel Wreath e ancora Kitsuné Tee.
Il Tranoï da parte sua (20-22 gennaio) si svolge ancora una volta al Palais Brongniart, in un luogo che ben si addice a questo salone molto creativo. Salone che ospita 130 marchi dall'origine geografica molto varia, con un 30% di italiani, un 22% di francesi, quasi un 12% di giapponesi, un 9% di inglesi, un 6% di tedeschi, ecc. È proprio uno dei punti di forza della manifestazione presentare una tale varietà.
Dal canto suo, il British Fashion Council mette in luce i suoi talenti, collocando 19 designer al Loft, al 3 di cour Bérard, nel IV arrondissement, dal 21 al 24 gennaio. La scoperta promette di essere eclettica. In questo London Show Rooms troveremo fra le altre le proposte di Martine Rose, Sibling, KTZ, Lou Dalton, Christopher Raeburn o Bernstock Speirs.
Anais Lerévérend, Olivier Guyot e Jean-Paul Leroy (Versione italiana di Gianluca Bolelli)
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