Salmoiraghi & Viganò in cerca di un partner

Di

Dominique Muret

Pubblicato il
10 ott 2012

Dopo l’annuncio di lunedì delle trattative sulla cessione del gruppo italiano di occhialeria Marcolin, si profila un’altra operazione nel settore dell’ottica con la possibile cessione di Salmoiraghi & Viganò, società presieduta da Dino Tabacchi, proprietario dal 2002. In effetti, nei mesi scorsi la più grande catena di negozi d’ottica in Italia ha dato mandato all’advisor Rothschild di cercare un nuovo socio. “Non c’è alcuna vendita in vista. Semplicemente la necessità di finanziare una nuova crescita, con l’obbiettivo di portare da 502 a 800 i nostri punti vendita”, spiegava lo scorso mese al "Corriere della Sera" Edoardo Tabacchi, consigliere delegato dell’insegna.

“Dopo il piano varato per il 2007- 2009, l’azienda sta cercando un partner finanziario per avviare un secondo piano di sviluppo. Varie ipotesi sono allo studio per cedere sia una quota di minoranza, sia una quota di maggioranza. Il gruppo è aperto a tutte le opzioni”, indica una fonte finanziaria.

Sul tavolo sarebbero arrivate sei offerte, tra cui quelle delle italiane Safilo e Luxottica, del gruppo tedesco Fielmann e del retailer francese Alain Afflelou. A rilevarlo è il quotidiano economico "Milano Finanza" di mercoledì, secondo il quale Salmoiraghi & Viganò starebbe esaminando in particolare la proposta di un gruppo olandese, che avrebbe valutato la catena italiana 250 milioni di euro. L’azienda non commenta.

Un grande gruppo olandese è già presente in Italia nel settore dell’ottica: Hal Holding Nv, azionista di riferimento del fabbricante di occhiali Safilo Group (con una quota di circa 42%). In ogni caso niente trapela sul nome del potenziale candidato prescelto. “Attualmente ci sono incontri di approfondimento con i sei pretendenti che hanno fatto le offerte. Non c’è nessuna trattativa esclusiva”, precisa la fonte finanziaria.

Salmoiraghi & Viganò conta oggi in Italia 502 punti vendita, tra negozi diretti e in franchising. Nel 2011 ha realizzato un fatturato di 182 milioni di euro con un ebitda di 19 milioni e un debito finanziario di 65,8 milioni di euro, in diminuzione rispetto ai 70,5 milioni di euro del 2010.