29 gen 2020
Safilo: wholesale e Asia-Pacifico spingono le vendite 2019 a 939 milioni
29 gen 2020
Il canale wholesale e l’area Asia-Pacifico spingono le vendite 2019 di Safilo a 939 milioni di euro. La crescita nel periodo, terminato il 31 dicembre scorso, è stata del +3,1% a cambi correnti (+0,9% a cambi costanti) dai 910,7 milioni del 2018.
I risultati saranno approvati dal CdA il prossimo 11 marzo ed escludono il business retail, che faceva capo alla catena statunitense Solstice, ceduta a fine 2019 alla società di occhialeria USA Fairway.
La regione APAC fa il pieno di ricavi: +23,1% a cambi correnti (+19,2% a cambi costanti) a 78 milioni di euro, pari all’8,3% del fatturato consolidato. L’Europa, dove il gruppo realizza quasi la metà del suo business, perde terreno (-0,7%) ed è maglia nera nel quarto trimestre con un calo a due cifre (-11,2% a cambi costanti).
I ricavi wholesale crescono in linea con le aspettative di Safilo per l’intero anno: +5,2% a cambi correnti (+2,8% a cambi costanti). Nella UE del +3,2%, del +0,6% in Nord America e del 19,2% a cambi costanti in Asia.
Il maggiore contributo al canale deriva dai marchi di proprietà (Carrera, Polaroid e Smith), in crescita complessivamente del 5,7% a cambi costanti, e dai risultati positivi delle licenze. Dal business wholesale sono escluse le attività relative all'accordo di fornitura con Kering per la licenza Gucci, rinnovato lo scorso ottobre fino a fine 2023.
Nell’ultimo trimestre d’esercizio, le vendite nette di Safilo sono state pari a 230,4 milioni di euro, in calo del 2,8% a cambi correnti (-4,3% a cambi costanti), “principalmente a causa del previsto rallentamento in Europa del business relativo al deal con Kering”, spiega una nota.
Alla fine dello scorso anno, la società ha annunciato un piano di ristrutturazione ‘lacrime e sangue’ per fronteggiare la chiusura delle licenze LVMH (Dior e Fendi), che hanno un impatto stimato di circa 200 milioni di euro.
Il piano prevede 700 esuberi (circa 1 dipendente su 4 in Italia) tra Friuli e Veneto e una maggiore concentrazione delle risorse finanziarie nello sviluppo di strategie digitali e di M&A. I sindacati sono sul piede di guerra, dopo l’incontro del 28 gennaio al Mise con i vertici dell’azienda, che ha confermato le scelte annunciate. Il confronto proseguirà con un nuovo round fissato per il prossimo mercoledì 5 febbraio.
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