1 lug 2019
Safilo chiude l’operazione Solstice, ma perde la licenza Dior
1 lug 2019
La catena statunitense di eyewear Solstice, in capo a Safilo, passa definitivamente agli americani di Fairway LLC. Il produttore italiano di occhiali rimpingua in questo modo le sue casse di 9 milioni di dollari, a cui va aggiunta una minusvalenza stimata intorno ai 18 milioni di euro, ma corre a ripari per la chiusura della licenza Dior.
La vendita di Solstice si inserisce nel piano 'taglia costi' varato da Safilo lo scorso anno: il business retail della società USA aveva totalizzato 52,1 milioni di euro di vendite nel 2018, in calo del 16,5% a cambi costanti rispetto al 2017, registrando una perdita operativa di 13,5 milioni.
L’arrivo del nuovo AD, Angelo Trocchia, chiamato a risollevare i conti della società, ha avuto certamente un impatto positivo. Il primo trimestre dell’anno si è chiuso con ricavi netti in rialzo del 3,4% a 247,3 milioni di euro e un utile industriale lordo in crescita del 7,4% a 130,2 milioni. Inoltre, Safilo ha fatto il pieno di licenze nell’ultimo periodo, tra rinnovi (Kate Spade New York, Tommy Hilfiger, Havaianas e Fossil) e nuovi ingressi (Levi’s, Missoni e David Beckham).
Tuttavia, l’azienda di Longarone si trova oggi a dover affrontare un’altra ‘grana’: dopo Gucci, anche Dior ha annunciato che porterà a scadenza (31 dicembre 2020) il suo contratto di licenza per le collezioni di occhiali da sole e montature da vista Dior e Dior Homme, dopo oltre 20 anni di collaborazione e più di 30 milioni di pezzi venduti nel periodo. Solo nel 2018, la licenza Dior ha rappresentato circa il 13% delle vendite totali di Safilo, che ha chiuso l'ultimo esercizio con 962,9 milioni di euro di fatturato.
“Continuiamo ad essere totalmente concentrati sul nostro 2020 Group Business Plan, con l’obiettivo di far crescere le vendite focalizzandoci su aree geografiche, marchi e canali chiave, recuperando al contempo la nostra performance operativa grazie al programma di riduzione dei costi in corso. Siamo in linea con i nostri obiettivi e accelereremo ulteriormente il percorso verso il ripristino di un livello di profittabilità adeguato e sostenibile entro il 2020, che ci consentirà di gestire efficacemente questa uscita della licenza,” ha concluso Trocchia.
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